Signal
Una donna di 38 anni è stata picchiata e segregata nella cantina del palazzo dove viveva con il “compagno-padrone”. All’arrivo della polizia, chiamata da una vicina, lei ha alzato le quattro dita facendo il “Signal for Help”. L’uomo, un 45enne, è stato arrestato.
Qualche pomeriggio fa l’uomo l’ha portata a passeggiare per le vie del quartiere, per prendere una boccata d’aria. Qualcosa è evidentemente andato storto e, all’improvviso, l’uomo ha iniziato ad aggredirla prima in modo verbale e poi fisicamente. Alla scena ha assistito una donna, residente della zona. La vicina è intervenuta immediatamente in soccorso della vittima, provando a fermare l’uomo che nel frattempo trascinava la vittima per i capelli.
Quando, poi, il 45enne ha iniziato a minacciare anche lei, dicendole di non intromettersi, la donna non ha esitato e ha chiamato il 112. All’arrivo dei poliziotti ha fornito loro ogni descrizione utile. Le forze dell’ordine hanno così trovato l’abitazione dove egli viveva, e soprattutto la cantina, adibita di fatto a prigione. Un ambiente malsano, con letto, sacchi di vestiti e un secchio come bagno, senza luce né prese per il ricambio d’aria.
Nonostante i tentativi dell’aggressore di minimizzare l’accaduto, la donna ha richiesto aiuto grazie a un gesto della mano. Si tratta del “signal for help”, il segno convenzionale con la mano per indicare che si è vittime di violenza.
Il segnale di aiuto (o segnale di aiuto contro la violenza domestica) è un gesto che può essere utilizzato per avvisare gli altri di essere in pericolo, sentirsi minacciati o richiedere aiuto. Esso è stato creato creato dalla Canadian Women’s Foundation come strumento per combattere l’aumento dei casi di violenza domestica legati alle misure di autoisolamento nel periodo della pandemia di COVID-19. Il segnale viene eseguito tenendo una mano sollevata con il pollice nascosto nel palmo, quindi piegando le altre quattro dita verso il basso, “intrappolando” simbolicamente il pollice. Questo segnale è uno strumento per ottenere aiuto. Esso è da intendersi come un implicito “contattami senza renderlo evidente”, nel caso in cui venga visto fare da qualcuno.
Oggi la donna è stata affidata a un centro anti-violenza, mentre il suo aguzzino è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Fonti: RomaToday, Wikipedia, Tgcom24 e Corriere della Sera.
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