di Elia Mascherini

Vi ricordate che qualche tempo fa era andata all’asta la famosa maglietta di Maradona indossata nel quarto di finale di Messico 1986? Bene, è stata venduta a una cifra record, ma per qualcuno quella maglia ha meno valore di uno straccio da cucina.

Inghilterra – Argentina: la Mano de Dios di Maradona

Sicuramente la partita iconica di quella kermesse Mondiale, ma per i motivi sbagliati. Partiamo dall’inizio, ovvero dagli avvenimenti extra campo; 4 anni prima c’era stata la Guerra delle Falklands tra i due Paesi, che da allora sono sempre rimasti in rapporti abbastanza freddi. Perciò, prima di tutto, questo confronto calcistico aveva anche una forte connotazione politica, con gli argentini che volevano ottenere una vendetta sportiva sui tanto odiati inglesi.

A queste motivazioni poco encomiabili si aggiunge anche la prestazione offerta dal numero dieci argentino, un certo Diego Armando Maradona. Ebbene, l’attaccante del Napoli si distinse in quella partita grazie a 2 gol iconici, uno frutto del suo talento, l’altro… della sua inventiva. Difatti, al 51′ della sfida contro i Leoni, Maradona cercò di svettare di testa per sorprendere il portiere in uscita, ovvero Shilton, ma data la sua non elevata statura, fu costretto a trovare altri metodi per segnare. In particolare, il “metodo” fu quello di allungare il braccio e colpire il pallone con la mano, lasciando esterrefatti sia Shilton che i difensori inglesi. Nonostante l’infrazione fosse evidente, l’arbitro non si accorse di nulla, perciò il gol venne convalidato.

Per la cronaca, l’Argentina vinse i quarti di finale grazie a questo gol e al cosiddetto gol del secolo, siglato sempre da Maradona 4 minuti dopo. Inutile per gli inglesi il gol di Lineker.

Shilton e un rancore vecchio 36 anni

Molti giocatori di quell’Inghilterra, a distanza di anni hanno perdonato Maradona, mentre alcuni non sono ancora riusciti a farlo. Tra questa cerchia rientra appunto il portiere di quella formazione, Peter Shilton. In un’intervista concessa al The Sun, l’ex giocatore è intervenuto a gamba tesa sul valore di quella maglia, andata all’asta per 8,8 milioni di euro. Inoltre, la leggenda del Nottingham Forest ha tirato una frecciata anche a Steve Hodge, reo di aver scambiato la maglietta con Maradona a fine partita.

Ecco le dichiarazioni di Shilton:

“Quel giorno non avrei scambiato la maglia con Maradona per tutto l’oro del mondo. Non la userei nemmeno per pulire i piatti nel mio bungalow. Se io o gli altri avessimo saputo che Hodge aveva la maglia nello spogliatoio, di certo non sarebbe uscita da lì. L’avremmo fatta in mille pezzi. Alla fine abbiamo avuto noi l’ultima parola, come giusto che fosse per un Mondiale che ci hanno rubato. Io ero il capitano quel giorno e sto ancora male al riguardo oggi. Volevo solo vincere il Mondiale, non pensavo certo a scambiare la maglia con Maradona che ci aveva fregato”.

Shilton (via Youtube @hayterstv)

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