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Sharon Tate: 53 anni fa la tragica morte della diva di Hollywood

di Lorenzo Procopio

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Ricorre oggi l’anniversario dalla morte di Sharon Tate, celebre diva hollywoodiana e moglie di Roman Polański. L’attrice fu uccisa 53 anni fa durante una strage ad opera dei seguaci di Charles Manson. Nel 2019 Margot Robbie l’ha impersonata in “C’era una volta a… Hollywood” di Quentin Tarantino.

Sharon Tate: la tragica fine di una stella luminosa

Los Angeles. 10050 Cielo Drive. Un luogo perfetto, dato il gioco di parole, per una stella del firmamento hollywoodiano. Un luogo che all’epoca doveva essere a tutti gli effetti celestiale, eppure passato alla storia come infernale teatro di un omicidio brutale. Quello di Sharon Tate, morta nella sua villa il 9 agosto del 1969. Uccisa, insieme ad altre quattro persone, nell’eccidio che porta il nome proprio di quel fatale indirizzo.

Sharon Tate all’epoca dei fatti aveva soltanto 26 anni. Non solo: l’elemento che rende ancora più tragica la sua morte riguarda il fatto che l’attrice fosse incinta di otto mesi. La sera dell’8 agosto la Tate si trovava nella villa in compagnia di quattro amici; suo marito, il celebre regista Roman Polański, era invece assente poiché impegnato sul set di un film. Tre membri della Manson Family si introdussero nella villa dopo la mezzanotte, legarono tutti i presenti per poi ucciderli in modo efferato a colpi di pugnale (decine per ciascuna vittima). Infine, a compimento dell’opera, con il sangue dell’attrice scrissero la parola “PIG” sulla porta della casa.

Sono diverse le personalità dello spettacolo che avrebbero dovuto essere presenti quella sera nella villa di Cielo Drive (ad esempio Sergio Leone), abituale luogo di ritrovo famoso per le sue feste. Una villa in cui, per altro, in passato avevano abitato personalità del calibro di Cary Grant e Henry Fonda. Un posto la cui reputazione sarebbe stata completamente riscritta dopo gli eventi di quella tragica notte. Oggi la villa è stata completamente demolita, forse a causa del peso del suo passato. Al suo posto è stata costruita una nuova mansione, mentre persino l’indirizzo è stato modificato.

Un mito della cultura di massa

Forse proprio la sua morte, avvenuta in circostanze tanto macabre quanto tragiche, ha consegnato Sharon Tate ad una fama ancor maggiore che in vita. Lo testimoniano le numerose citazioni ad ella riservate nella cultura di massa, nonché i numerosi film collegati alla sua tragica scomparsa. Il più celebre è forse “C’era una volta a… Hollywood” (Quentin Tarantino), uscito nel 2019 e vincitore di due premi Oscar. Nel film la Tate è impersonata dalla bellissima Margot Robbie, la cui presenza è senza dubbio riuscita a restituire il fascino e la radiosità che a detta di molti l’attrice possedeva.

C’era una volta a… Hollywood” offre inoltre una visione particolare su quello che è stato l’omicidio di Sharon Tate. Il film di Tarantino, infatti, attua una sorta di revisionismo storico, cambiando le carte in tavola e offrendo un finale alternativo della sua storia. Così, nella versione tarantiniana, la strage di Cielo Drive viene evitata dai protagonisti del film, Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e Cliff Booth (Brad Pitt). Il tutto in una adrenalinica sequenza in cui i nostri due beniamini le suonano di santa ragione (con annesso lanciafiamme) ai malcapitati seguaci di Charles Manson. Un finale che molti del pubblico avrebbero preferito rispetto alla realtà.

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