Siamo nella notte tra il 26 e il 27 settembre quando un’anziana donna di 89 anni, a seguito del rientro da una farmacia, viene picchiata e violentata da un uomo di 42 anni. Il tutto accade nell’androne di casa della signora, abitazione che si trova a Sesto San Giovanni. L’uomo, di origini egiziane, è stato identificato dalle telecamere della zona, ed è stato condotto in carcere dai carabinieri: dovrà rispondere di rapina aggravata e violenza sessuale.
Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, l’incontro tra l’anziana e quello che sarà il suo aguzzino, avviene verso l’una della notte tra il 26 ed il 27 settembre. La donna, che accusa problemi cognitivi dovuti all’età, era uscita di casa per recarsi in una vicina farmacia di viale Caisiraghi. Nel tragitto di ritorno incontra l’uomo, egiziano senza fissa dimora, che, con modi gentili, si offre di accompagnarla a casa. Le telecamere, che hanno ripreso la camminata, mostrano l’uomo disponibile, anche se a tratti barcollante. Ciò, probabilmente, come scrive anche “Il Corriere della Sera” nel proprio articolo, è dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti.
Il carattere dell’indagato cambia radicalmente nel momento in cui l’anziana apre il portone di casa: in questo momento, infatti, viene spinta in terra dal nord africano. Successivamente viene schiaffeggiata e violentata per circa un’ora. Successivamente, l’uomo si allontana, sottraendole anche il denaro che la donna portava con sé.
L’anziana, a seguito della violenza, riesce a tornare nel proprio appartamento, senza però avvertire le autorità.
È nella mattina del 27 settembre che viene dato l’allarme. Infatti, il custode si accorge di alcune tracce sospette sul pavimento, chiamando i carabinieri.
I militari, a seguito della presa visione delle immagini delle telecamere fuori l’edificio, riconoscono la signora e si presentano alla sua porta: l’anziana si presenta in stato confusionale, con i segni delle percosse sul corpo: è lei stessa a confermare, anche a seguito di analisi effettuate dalla “Clinica Mangiagalli”, dell’avvenuta violenza. Nella stessa mattina, i militari dell’Arma si mettono alla ricerca del 42enne, che verrà trovato e identificato solo il 6 ottobre in zona stazione.
L’uomo, ora sotto custodia in carcere, verrà sottoposto all’esame del DNA, per confermare le responsabilità a suo carico.
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