di Elia Mascherini
Le altre due promosse e tante delusioni
Lecce: 10
Poche discussioni; il Lecce costruito da Corvino è una macchina perfetta. Marco Baroni guida i salentini al primo posto con 71 punti conquistati e appena cinque sconfitte, fattore determinante per la promozione, così come gli appena 31 gol subiti. I giallorossi si piazzano nelle zone alte della classifica dall’inizio e ci rimangono fino all’ultima giornata, tornando in Serie A dopo sole due stagioni. Un plauso particolare va a Coda, autore di 20 reti.
L.R. Vicenza: 5
Nonostante i Berici siano retrocessi, meritano comunque una insufficienza leggermente meno grave di altre squadre. Ad aprile erano praticamente retrocessi sul campo, ma grazie a una super rimonta, determinata anche dall’arrivo di Baldini sulla panchina, il Lane arriva ai playout, dove viene però eliminato dal Cosenza. Ora servirà rifondare la squadra e riappacificare gli animi tra la tifoseria e la dirigenza.
Monza: 9
La storica promozione in Serie A avviene anche grazie al cambio di strategia di Galliani: basta con i calciatori presi per il cognome pesante ma poco adatti alla categoria, largo a giovani ed esperti della cadetteria. Alla fine, la promozione diretta non arriva, ma il percorso ai playoff premia i brianzoli, anche se in finale, il Pisa li fa sudare freddo. Per la massima serie bisognerà continuare su questa strada, senza esagerare cercando nomi improbabili.
Parma: 4
Gli arrivi di Buffon e Vazquez lasciavano presagire un campionato di vertice, ma così non è stato. Maresca non ha mai convinto, con i Ducali che partita dopo partita sprofondavano nelle acque agitate della bassa classifica. L’arrivo di Iachini ha cambiato, ma non di troppo le cose: una salvezza quasi tranquilla, con i playoff obbiettivo minimo stagionale, distanti 9 punti. Stagione da dimenticare.
Perugia: 7
Gli umbri quest’anno, a parte il blasone, non avevano grandi peculiarità: una rosa modesta, in cui spicca De Luca, autore di 10 reti, ma poco altro. Tuttavia, i Grifoni raggiungono e beffano il Frosinone, aggiudicandosi l’ultimo posto playoff. Il sogno della Serie A sfuma rapidamente, ma è comunque una buona base su cui costruire la prossima stagione, tenendo anche conto del fatto che erano neopromossi dalla Serie C.
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