Anche il terzo turno delle coppe europee per le squadre di Serie A se n’è andato. Quasi tutte le italiane sorridono in Champions League, mentre c’è rammarico per i match di Europa League che hanno coinvolto le due romane; bene invece la Fiorentina in Conference. Al giro di boa dei gironi, ecco quindi i top e flop di questa giornata europea, ovviamente per quanto riguarda Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli e Roma…
RASPADORI: il Napoli viaggia a velocità elevatissime, e lui è uno di quelli con i meriti maggiori. Ad Amsterdam segna due gol e serve un assist, dando continuità all’ottimo periodo di forma. E i partenopei possono sognare…
DI MARIA: finalmente Di Maria. L’argentino sale in cattedra nel momento di bisogno della Juventus, e la trascina alla vittoria con tre assist sontuosi. Serviva una reazione e c’è stata; ora però bisogna rincorrere la qualificazione alla fase successiva.
CALHANOGLU: la vittoria dell’Inter contro il Barcellona è “Made in Turkey“. Non solo il gol dell’ex Milan, ma anche tante geometrie e tentativi da fuori, sempre pericolosi e ottimi per mantenere alta la pressione. E con questa spunta verde, i nerazzurri tornano in corsa per il passaggio del turno…
KOUAMÈ: proprio lui, che in estate sembrava già con un piede fuori da Firenze, confeziona un gol e un assist di pregevole fattura, rilanciando la Fiorentina in Conference League.
ZANIOLO: parte bene, gioca con entusiasmo e prende anche una traversa. Poi cala insieme alla squadra, e oltre alla partita perde anche la testa, facendosi espellere.
ABRAHAM: salvate il soldato Tammy. In quello che forse è il suo peggior periodo da quando è in Italia, Abraham è in blocco totale. Segnali di miglioramento nel secondo tempo, ma troppo poco per regalare alla Roma il pareggio.
TOMORI: il centrale del Milan non è partito al meglio in questa stagione, e sono diversi gli errori commessi nella serata europea. Prima consegna un’occasione da gol clamorosa a Sterling, poi si trova troppo largo in marcatura in occasione del 2-0 di Aubameyang; potrebbe essere l’emozione del ritorno allo Stamford Bridge?
FELIPE ANDERSON: impalpabile. Da un giocatore come lui ci si aspetta sempre il colpo o la giocata che cambia il match, ma a Graz resta in disparte, non partecipando quasi mai all’azione offensiva della Lazio.
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