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Serie A, il Pagellone firmato NCC per la stagione 2023/24!

di Gianluca Scognamiglio

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È arrivato il momento di tirare le somme del nostro campionato. La stagione di Serie A ha visto il dominio dell’Inter di Simone Inzaghi, il ritorno in Europa del Bologna di Thiago Motta e la retrocessione del Sassuolo dopo ben undici stagioni. Tra sorprese e delusioni, ecco il Pagellone firmato NCC per il campionato 2023/24!

Serie A 2023/24: Pagellone NCC, prima parte

ATALANTA: 8

La stagione della Dea nelle coppe è stata eccezionale. La finale raggiunta in Coppa Italia e, soprattutto, il successo in Europa League hanno proiettato definitivamente gli orobici in una nuova dimensione. I risultati nelle altre competizione hanno oscurato però un ottimo campionato da parte dell’Atalanta: la qualificazione in Champions League, infatti, sarebbe arrivata a prescindere dalla vittoria europea. Il quarto posto finale è l’ennesimo capolavoro di una società che è ormai una meravigliosa realtà.

BOLOGNA: 9

La sorpresa del campionato. Il Bologna di Thiago Motta ha incantato per espressione di gioco e, soprattutto, per i risultati. Quella che a inizio anno pareva solo una suggestione impossibile e che a metà stagione iniziava a sembrare un obiettivo, si è trasformata in realtà: i felsinei torneranno a disputare la Champions League. A guidare il Bologna in questa stagione è stato sicuramente Joshua Zirkzee: l’olandese ha dimostrato a tutti il suo reale valore e sarà sicuro protagonista del prossimo calciomercato.

CAGLIARI: 6,5

Obiettivo centrato: i rossoblù mantengono la categoria e il prossimo anno disputeranno nuovamente il campionato di Serie A. La salvezza del Cagliari è stata tutt’altro che banale, con diversi momenti di difficoltà superati grazie alla guida di un grande Claudio Ranieri. Il tecnico di Testaccio, che l’anno prossimo non siederà più sulla panchina dei sardi, ha trovato anche il coraggio di prendere scelte non facili e rilanciare calciatori che parevano ormai in ombra: Scuffet al posto di Radunovic, è un esempio a tal proposito.

 

Claudio Ranieri (@Shutterstock)

EMPOLI: 6

Salvezza acciuffata all’ultimo minuto della stagione: obiettivo raggiunto nella maniera più sofferta possibile. Gli uomini simbolo della stagione dell’Empoli sono sicuramente Davide Nicola e M’Baye Niang. Il primo, arrivato a gennaio al posto di Andreazzoli, ha saputo risollevare una squadra in grossa difficoltà, prima di vivere un finale di campionato poco convincente e rischiare la retrocessione. Il secondo, invece, ha saputo imporsi nonostante lo scetticismo generale sulla sua condizione: il senegalese ha realizzato ben sei gol in quattordici presenze.

FIORENTINA:  6,5

La delusione dei tifosi della Viola per la seconda sconfitta consecutiva in finale di Conference League è certamente pesante. Tuttavia la Fiorentina, grazie a Vincenzo Italiano, ha ritrovato un posto fisso in Europa: grazie all’ottava posizione finale in Serie A, infatti, il club toscano disputerà nuovamente la Conference il prossimo anno e avrà una terza occasione per riportare un trofeo continentale a Firenze. Si chiude dunque un campionato tutto sommato discreto per la Fiorentina.

FROSINONE: 5,5

L’incubo di ogni squadra che lotta per la salvezza si è concretizzato per il Frosinone lo scorso 26 maggio. Allo “Stirpe”, infatti, i ciociari sono andati incontro alla retrocessione perdendo lo scontro diretto contro l’Udinese e subendo la beffa decisiva con la rete dell’Empoli contro la Roma al 93′. La stagione degli uomini di Di Francesco è stata per buona parte più che sufficiente, portando su grandi palcoscenici nuovi calciatori di assoluto livello: il talento di Matias Soulé, ad esempio, si è finalmente affermato nel panorama calcistico italiano. Tuttavia i tanti punti persi nei finali di partita hanno fatto la differenza per il Frosinone, condannato al ritorno in cadetteria.

GENOA: 7,5

Undicesimo posto e salvezza conquistata con larghissimo anticipo: il ritorno in Serie A del Grifone è stato molto più che positivo. La grande stagione del Genoa ha visto l’esplosione definitiva di Albert Guðmundsson: l’islandese è sicuramente l’uomo-copertina dell’ottimo campionato dei liguri. Da sottolineare anche che l’allenatore, Alberto Gilardino, era alla prima esperienza nel massimo campionato italiano: il risultato finale è frutto del buonissimo lavoro svolto dal tecnico biellese.

INTER: 9,5

La Serie A per il secondo anno consecutivo ha avuto una squadra padrona e leader indiscussa. Dopo il Napoli di Spalletti, ecco l’Inter di Simone Inzaghi: il piacentino ha costruito una macchina praticamente perfetta, capace di dominare il campionato dall’inizio alla fine. Il duello con la Juventus, di fatto, si è concluso con lo scontro diretto di febbraio, vinto per 1-0 a San Siro, grazie all’autorete di Gatti. Il rimpianto per i nerazzurri rimane l’eliminazione agli ottavi sia in Champions League che in Coppa Italia; per quanto riguarda la Serie A, invece, i tifosi dell’Inter non potevano chiedere stagione migliore, coronata con la conquista della seconda stella in occasione del Derby del 22 aprile.

JUVENTUS: 6

Se volessimo fare una media prettamente aritmetica, il voto finale è la combinazione del 9 del girone d’andata e il 3 relativo al girone di ritorno dei bianconeri. Nelle ultime diciassette giornate la Juventus ha trovato la via del successo soltanto in tre occasioni e mai in trasferta. L’ultima vittoria lontana dall’Allianz Stadium risale alla sfida con il Lecce di gennaio: Allegri volò in testa alla classifica dopo quella partita, approfittando del rinvio di Inter-Atalanta (Lautaro e compagni impegnati in Supercoppa); da quel momento è stato buio totale.

LAZIO: 6

I biancocelesti hanno raggiunto l’obiettivo minimo della stagione: la qualificazione alla prossima Europa League. Tuttavia il campionato della Lazio non può che destare qualche perplessità: rispetto all’anno scorso vi è stato un passo indietro in termini di risultati non indifferente. L’arrivo di Tudor ha ridato brio alla squadra, capace di rilanciarsi e ottenere un settimo posto che quantomeno salva la stagione in Serie A.

Pagellone NCC, seconda parte

LECCE: 6,5

Dopo aver avuto un inizio più che positivo sotto la guida di Roberto D’Aversa, i giallorossi si sono trovati nuovamente catapultati nella lotta alla salvezza. L’esonero del tecnico nativo di Stoccarda, in seguito al brutto gesto nei confronti di Henry, ha portato Luca Gotti sulla panchina del Lecce. L’ex Udinese è stato in grado di risollevare una squadra in netta difficoltà (Krstovic ne è l’esempio) e portarla a una salvezza tutto sommato comoda.

MILAN: 7

Le critiche nei confronti di Stefano Pioli sono state tante e pesanti. Tuttavia, se in Europa e in Coppa Italia ci si poteva aspettare di più dal Diavolo, in Serie A il secondo posto finale è un risultato di tutto rispetto, soprattutto se si considera la caratura della prima classificata. I diversi infortuni della prima metà di stagione, inoltre, non hanno di certo aiutato il percorso del Milan, complicato anche dai ricorrenti periodi di black-out di alcuni dei suoi migliori calciatori: Rafael Leão su tutti.

MONZA: 6,5

Alla sua seconda stagione nel massimo campionato, il Monza si è confermato una solida realtà della Serie A. Il lavoro svolto da Palladino è stato più che positivo: non è un caso che l’allenatore campano nella prossima stagione siederà sulla panchina della Fiorentina, facendo un ulteriore step in avanti nella sua carriera. I lombardi, invece, possono godersi un’altra salvezza tranquilla e iniziare a sognare qualcosa in più dalla prossima stagione.

NAPOLI: 3,5

Il voto è abbastanza eloquente: gli Azzurri sono stati la più grande delusione di questo campionato. Dodici mesi fa sarebbe stato impossibile immaginare il Napoli fuori dalle prime quattro; la triplice guida formata da Garcia, Mazzarri e Calzona, invece, è riuscita a fare molto peggio: l’ex squadra Campione d’Italia ha chiuso addirittura al decimo posto, a 41 punti dall’Inter capolista. È stata una stagione umiliante per la società e i tifosi: un cambio di rotta inaspettato e piuttosto doloroso per una piazza che solo un anno fa sognava con Luciano Spalletti.

ROMA: 6,5

Il sesto posto finale non racconta del gran lavoro svolto da Daniele De Rossi: i giallorossi hanno trovato nuova linfa dopo l’esonero di Mourinho e hanno dimostrato il loro reale valore, anche in ambito europeo, arrivando a giocare alla pari contro il (quasi) invincibile Bayer Leverkusen. Alla fine però gli sforzi dell’Europa League si sono fatti sentire e, prima contro il Bologna e poi contro l’Atalanta, la Roma ha ceduto negli scontri diretti, non riuscendo a conquistare un posto nella prossima Champions League.

 

Lukaku Roma (@Shutterstock)

SALERNITANA: 3

Una sfilza di record negativi accompagnano la mesta retrocessione della Salernitana. I risultati non sono mai arrivati: Sousa, Inzaghi, Liverani e, infine, il traghettatore Colantuono non hanno mai trovato la quadra a una rosa che certamente non valeva l’ultimo posto in classifica. L’irrisolta questione attorno a Dia, stella dell’attacco granata, ha complicato ancor di più la situazione, riportando in Serie B la Bersagliera sotto gli occhi di una piazza che meriterebbe ben altri palcoscenici.

SASSUOLO: 4

La stagione dei neroverdi, peraltro già analizzata in maniera più ampia in un altro articolo, ha rappresentato un enorme delusione. Il Sassuolo dopo anni di salvezze conquistate in modo piuttosto sereno, con frequenti risultati finali nella parte sinistra della classifica, si è ritrovato a combattere per evitare la retrocessione. Senza Berardi, fuori per un lungo infortunio, gli emiliani hanno alzato bandiera bianca, tornando in cadetteria dopo undici stagioni.

TORINO: 6,5

Il destino del Toro è stato in bilico fino alla finale di UEFA Conference League tra Fiorentina e Olympiacos: un successo dei Viola avrebbe permesso ai granata di tornare in Europa. Tuttavia la sconfitta dei Gigliati non può condizionare il giudizio su un campionato sicuramente positivo per il Torino: Juric ha portato i piemontesi al nono posto, dimostrando un’ottima solidità difensiva (4ª miglior squadra per reti subite) ma pagando un’importante carenza in zona offensiva (4° peggior attacco).

UDINESE: 5,5

È vero, i bianconeri hanno centrato l’obiettivo (minimo) della salvezza, conquistata nella giornata finale con i friulani vittoriosi sul campo del Frosinone nello scontro diretto. Tuttavia la stagione dell’Udinese ha visto pochi alti e molti bassi. La rosa a disposizione prima di Sottil, poi di Cioffi e infine di Cannavaro, partiva con ambizioni ben diverse: la retrocessione sventata sul filo del rasoio non può essere certamente un risultato sufficiente.

VERONA: 7

Dopo il calciomercato di gennaio, con diverse uscite e pochi rimpiazzi di livello, l’Hellas è riuscito a compattarsi e trovare la solidità necessaria per conquistare la salvezza. Inoltre, grazie a un finale di campionato piuttosto incisivo, Baroni è riuscito a portare i suoi addirittura al tredicesimo posto, dimostrando ancora una volta le sue qualità. Da segnalare l’ottimo impatto di Noslin e la buonissima stagione di Suslov, acquisto della scorsa estate, e Folorunsho, il quale si è guadagnato anche la convocazione per i prossimi Europei.

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