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Serie A: il Pagellone di NCC per il girone di andata

di Elia Mascherini

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Inter: 5.5

La prima parte del girone d’andata dei nerazzurri è stato qualcosa di terribile: la difesa spesso e volentieri faceva acqua, poco importava che ci fossero Onana o Handanovic tra i pali. L’assenza di Lukaku e Brozovic poi, non può certo giustificare un’Inter totalmente bifronte: o vince o perde, dato che c’è stato solo un pareggio fin qui. E questo era il copione fino alla partita contro il Barcellona, dopo cui la squadra di Inzaghi sembrava aver trovato la quadra, cogliendo sei risultati utili consecutivi tra campionato e coppa.

Questo filotto è poi terminato con le sconfitte contro Bayern e Juventus; è proprio da quest’ultimo match che sono emerse nuovamente le incertezze della banda nerazzurra. Il problema principale sta quindi nella difesa, che ha incassato 25 gol in 19 partite, la maggior parte in trasferta; decisamente troppi se si vuole puntare allo Scudetto.

Juventus: 5.5

Indubbiamente il voto più difficile di questo pagellone: la Juventus fino a ottobre era troppo brutta per essere anche minimamente paragonata alle squadre degli anni passati. Poi però, ha saputo vincere otto partite consecutive, salvo poi sciogliersi nel momento della verità contro il Napoli. I bianconeri sono quindi una squadra enigmatica, capace di vincere otto partite di fila ma non di convincere, di perdere punti contro Monza e Sampdoria e di straperdere nello scontro diretto più importante, ma anche di vincere 2-0 contro l’Inter.

Tenendo conto di tutti questi fattori, risulta quindi difficile anche valutarne l’operato, dato che non si capisce quale sia la vera Juve. Fatto sta che prima della debacle con gli azzurri, i bianconeri avevano incassato solo sette reti in Serie A, quindi la difesa funziona (o funzionava). Funzionava e funziona meno il centrocampo, retto e sostenuto quasi per intero da Rabiot. La zona Europa è all’orizzonte, ma sarà difficile sperare in qualcosa di più; difatti, ora dovranno avere la forza di rimontare i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale d’Appello, e per sperare nell’Europa occorre un girone di ritorno perfetto o quasi.

Lazio: 7

La squadra di Sarri è attualmente al terzo posto e ha un po’ di rimpianti; dopo un anno di rodaggio, i biancocelesti sembrano aver trovato la quadra, ma le cadute contro Salernitana e Lecce, unite al pareggio in rimonta contro l’Empoli, hanno pesato sull’economia del girone d’andata. Ad ogni modo la Lazio segna, e soprattutto segna anche senza Immobile, cosa che negli scorsi anni non faceva. Inoltre, Provedel è una piacevole conferma, così come la generale tenuta della retroguardia, tradizionalmente sacrificata da Sarri; i biancocelesti sono la seconda miglior difesa del campionato, con 15 reti incassate fin qui.

Un altro neo sta nel fatto che il tecnico toscano non abbia valorizzato gli acquisti fatti in sede estiva e il “solito caso” Luis Alberto. Ora bisogna cercare di interrompere il calo che i biancocelesti stanno avendo (vittoria col Milan a parte), altrimenti la tanto agognata zona Champions League potrebbe sfumare; nonostante il terzo posto, il vantaggio al momento è esile.

 

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Lazio (@Shutterstock)

 

Lecce: 8

Un calciomercato fatto di tante scommesse e ragazzi presi in prestito dalle big, ma che per il momento sta ripagando. Corvino ha allestito una squadra combattiva e ostica per qualsiasi avversario, capace di vincere contro Atalanta, Lazio e di pareggiare contro il Milan, ma soprattutto di non perdere punti negli scontri diretti per la salvezza. I salentini, al momento hanno 8 lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto, un risultato insperato alla viglia dell’inizio del campionato.

Ora sta a loro evitare bruschi cali di concentrazione e fare di tutto per preservare il vantaggio accumulato. Tra le neopromosse è quella che ha sorpreso di più, perciò questa è la ragione del voto alto nel Pagellone. I giallorossi della Puglia si candidano a ruolo di squadra sorpresa di questa Serie A.

Milan: 5.5

Le tre big hanno un voto uguale nel pagellone perché nessuna delle tre ha mai convinto pienamente, quindi è impossibile fare una distinzione. I continui infortuni (che a questo punto non sono più soltanto sfortuna ma un problema da analizzare), hanno portato il Milan a dover impiegare anche le seconde o terze linee; però, non sempre i risultati del campo hanno dimostrato che i panchinari sono affidabili come le prime linee, mentre l’infortunio di Maignan ha complicato ulteriormente le cose. I rossoneri comunque hanno incassato appena tre sconfitte in questa Serie A, contro Napoli, Torino e soprattutto Lazio; pesano anche i punti persi nei pareggi contro Sassuolo, Cremonese e Lecce, avversari non irresistibili.

Nel complesso, si tratta di una buona prima parte di stagione, condita dalla vittoria nel Derby, mentre in calo nel premondiale e nella ripresa. Forse Pioli dovrebbe cercare una chiave per valorizzare di più anche gli acquisti della sessione estiva, al momento dei veri e propri personaggi misteriosi.

 

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