Attualità

Scuola, stop alle bocciature? Ecco la nuova proposta

La scuola come la conosciamo potrebbe arrivare alla fine? Ecco la proposta lanciata da Fratelli d’Italia che nelle ultime ore ha fatto scalpore: addio alle bocciature a scuola. È davvero questa la soluzione migliore?

Addio bocciature a scuola

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia si sono sbilanciati proponendo un sistema di scuola totalmente diverso da quello che conosciamo. La loro idea è quella di seguire il modello britannico, eliminando le bocciature e instaurando dei “livelli di competenze”. Una vera e propria rivoluzione del nostro sistema scolastico, che introdurrebbe un meccanismo per certificare il livello di conoscenze del singolo alunno.

L’idea, quindi, è quella di superare le vecchie bocciature per fare spazio ad un sistema che permetta di fornire agli insegnanti il livello di conoscenza raggiunto dallo studente in ogni materia. Al momento, però, l’idea di eliminare le bocciature sembra essere soltanto una proposta appoggiata solo da Giorgia Meloni e dal suo partito. Il ministero dell’Istruzione, infatti, pare non voglia giungere ad un apertura sull’argomento, chiudendo, almeno per ora, le porte a questo nuovo sistema.

 

Giorgia Meloni (@Shutterstock)

Pareri sull’argomento

Secondo l’opinione del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, interpellato sull’argomento a Radio 24, eliminare le bocciature per far spazio a questo nuovo modello non sarebbe nient’altro che un artificio. Il sistema britannico, infatti, non prevede le classiche bocciature ma introduce comunque dei livelli da raggiungere. La sua idea, quindi, non sembra quella di abolire le bocciature, perché “in Italia si tende spesso a voler imitare altri modelli stranieri senza tener conto delle specificità della situazione nelle diverse aree”.

Ancora più netta è la posizione di Romano Sasso. Sul profilo Facebook del Sottosegretario all’Istruzione, infatti, si può capire la sua idea sulla proposta: “Non mi schiero al fianco di chi ritiene che il futuro della scuola italiana debba passare per l’eliminazione delle bocciature e l’instaurazione di un sistema anglosassone, con una certificazione del livello raggiunto al termine del ciclo di studi”. Secondo Sasso devono essere garantite le stesse condizioni di partenza per tutti, e successivamente premiare il merito. Non si devono, quindi, appiattire le differenze e mandare avanti tutti. Secondo il Sottosegretario, infatti, una bocciatura non è la fine del mondo e può gettare le basi per una carriera universitaria migliore. Avete la stessa visione ottimistica riguardo la bocciatura oppure la vedete semplicemente come una punizione anziché una possibilità di migliorarsi?

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Antonio Stiuso

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