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Scott Pilgrim Takes Off: la recensione della serie animata

Il fumetto di Bryan Lee O’Malley riceve una nuova trasposizione, stavolta animata. “Scott Pilgrim Takes Off” è l’anime prodotto da Netflix tratto dal fumetto “Scott Pilgrim“. Il primo adattamento risale al 2010 con il film “Scott Pilgrim Vs The World“, dal quale la serie riprende il cast per le voci dei personaggi, ovviamente nella versione inglese. Il prodotto è stato animato dallo studio di animazione Science SARU (Ping Pong The Animation; Devilman Crybaby; Space Dandy). O’Malley è stato attivamente presente nell’adattamento della serie, insieme al regista Abel Góngora e al co-sceneggiatore BenDavid Grabinski.

Scott Pilgrim Takes Off: una folle storia d’amore

La prima stagione della serie è composta da 8 episodi disponibili tutti su Netflix. La serie tratta un ragazzo, Scott Pilgrim, un fannullone di 23 anni che suona in una band, i Sex Bob-omb. La sua vita ha però una svolta quando incontra Ramona Flowers, una ragazza del quale il protagonista si innamora. Ma per conquistare il cuore di Ramona e far sbocciare la loro relazione Scott dovrà “affrontare” gli ex ragazzi del suo nuovo amore e sconfiggerli. Una storia d’amore folle trattata in maniera molto colorita ed esagerata, ciò che ha reso davvero popolare il fumetto ed il film live-action. Ma era del tutto naturale che una versione animata sarebbe dovuta uscire prima o poi, dato che grazie a questo fantastico linguaggio cinematografico si riesce ad esprimere al meglio la follia e l’esagerazione dello stile di Scott Pilgrim.

Anzi, il team dietro la serie ha spinto l’acceleratore proprio sul fattore follia. La struttura che ha reso famoso Scott Pilgrim viene presa e ribaltata completamente, andando a creare un adattamento fedele ma allo stesso tempo completamente diverso. Una sorta di Rebuild di Evangelion, ma con uno stile folle, fuori dagli schemi. Un opera che diventa auto-citazionista, che rompe la quarta parete in continuazione. Dove le scelte dei personaggi non hanno un nesso logico. Ma nonostante tutto ciò, la serie funziona, e anche molto. Perché è proprio grazie a questa sua follia che riesce a riraccontare una storia già narrata ben 2 volte, ma in una salsa completamente nuova, più moderna. Anzi, grazie al fatto che essa è una serie, si riescono ad approfondire meglio tutti i personaggi, a partire dagli amici di Scott fino ad arrivare agli ex di Ramona.

 

Un ottimo comparto tecnico

La follia stilistica di “Scott Pilgrim Takes Off” viene resa al meglio su schermo grazie alle abilissimi mani di Science SARU, lo studio d’animazione giapponese che ha portato alla luce capolavori come “Devilman Crybaby” e “Ping Pong: The Animation“. E stavolta lo studio è andato oltre alla propria solita zona di comfort, portando uno stile che fonde perfettamente quello dei classici anime giapponesi con quello dell’animazione americana moderna. Un mix colorato, con animazioni fluide, citazioni a varie opere di tutto il mondo. Si prende in giro il classico stile d’animazione Giapponese, ma celebrandolo allo stesso tempo. Ancora una volta Science SARU dimostra di essere un punto fermo nel mondo dell’animazione moderna, portando qualcosa che non si era ancora visto prima.

Ad accompagnare le animazioni c’è un fantastico comparto sonoro. Alcune musiche sono riprese dal film, altre sono originali, altre ancora sono riadattamenti di pezzi conosciuti a tutti noi. Quello che unisce il tutto è però l’anima Rock che si sposa benissimo con lo stile esagerato e frenetico della serie. Ottimo anche il doppiaggio, sia quello italiano che quello giapponese, ma soprattutto quello inglese. Infatti a doppiare i vari personaggi tornano gli attori che li avevano interpretati anni addietro in “Scott Pilgrim vs The World“. Quindi abbiamo Michael Cera ce doppia il protagonista; Mary Elizabeth Winstead a dare la voce a Ramona Flowers; così come tornano Chris Evans, Brie Larson, Aubrey Plaza, Anna Kendrick… In poche parole, in qualunque lingua decidiate di vedere la serie, cadrete in piedi.

 

Scott Pilgrim Takes Off: conclusioni

Ancora una volta Netflix punta sul mondo dell’animazione portando alla luce un nuovo prodotto che può quasi essere definito un capolavoro. Una serie perfetta nella sua follia, che dà una ventata d’aria fresca in un mondo dominato da shōnen e supereroi. Una serie che metterà d’accordo i fan di Scott Pilgrim, i fan degli anime ed i fan dell’animazione in generale. Ovviamente, se cercate un prodotto più con i piedi per terra, meno sopra le righe, questa serie non fa per voi (come non fanno per voi il fumetto e il film live-action). Una serie che fa divertire, sia se si è da soli, sia se si è in compagnia, dove i plot-twist, la scrittura dei personaggi e le emozioni non mancano. Un pacchetto perfetto, con l’aggiunta di un pizzico di follia.

 

Pro

  • La qualità delle animazioni;
  • La scrittura dei personaggi;
  • Il comparto sonoro;
  • Il doppiaggio (sia Italiano, che Giapponese, che Inglese);
  • Lo stile folle della serie.

Contro

  • Un prodotto non adatto per chi cerca una storia più classica.

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Andrea Antinori

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