@NASA, CSA, ESA, J. OLMSTED (STSCI), SCIENCE: N. MADHUSUDHAN (CAMBRIDGE UNIVERSITY)
I pianeti che conosciamo tutti sono 8: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno (Plutone è stato derubricato a Pianeta Nano anni fa) Negli ultimi anni si è però ipotizzata l’esistenza di un altro pianeta dopo Nettuno, detto “Pianeta Nove” o “Pianeta X“. Esso potrebbe essere la causa delle orbite anomale di vari corpi celesti ai limiti del sistema solare, per questo motivo è considerato importante. In questi giorni è arrivata una scoperta che solleva ulteriori dubbi sulla questione.
L’esistenza di un pianeta Nove è stata proposta dagli astronomi del Caltech Mike Brown e Konstantin Batygin nel 2016 per spiegare l’orbita anomala di alcuni oggetti trans-Nettuniani, ovvero posizionati oltre l’orbita di Nettuno. Questi oggetti sarebbero attratti dalla forza gravitazionale di un corpo enorme che non abbiamo mai visto.
Per anni ci sono stati diversi studi che hanno cercato indizi della sua esistenza, ma oggi possiamo aggiungere un nuovo importante fattore.
Si tratta di un oggetto transnettuniano che potrebbe essere classificato come pianeta nano, paragonabile a Plutone. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Institute for Advanced Study. Il team ha utilizzato algoritmi computazionali avanzati per analizzare immagini d’archivio provenienti dai telescopi Victor M. Blanco e Canada-France-Hawaii, identificando il nuovo oggetto in 19 esposizioni raccolte nell’arco di sette anni. Il Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale ha ufficializzato la scoperta il 21 maggio 2025.
Questo Pianeta ha una delle orbite più estese in assoluto, tanto che impiega 25.000 anni per completarla. Molti oggetti transnettuniani hanno orbite con orientamenti simili, e questo ha portato ad ipotizzare l’esistenza di pianeta Nove. La sua scoperta è importante perché si distingue dagli schemi, suggerendo che il quadro possa essere più complesso del previsto:
“Forse non basta un solo pianeta gigante ad averlo portato sulla sua orbita attuale e quindi ci sono ancora molte cose da spiegare”
Tradizionalmente, lo spazio oltre la Fascia di Kuiper è stato considerato una zona relativamente deserta. Ma 2017 OF201 cambia le carte in tavola.
“Chiunque avrebbe potuto trovare questo oggetto”, sottolinea Li, “Con gli strumenti giusti e una buona preparazione, anche studenti o scienziati non professionisti avrebbero potuto fare questa scoperta. È un esempio perfetto del valore della condivisione delle risorse scientifiche”.
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