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Scienza: alcune ricerche rivelano che perdere tempo… fa bene!

di davide gerace

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Ogni giorno, milioni di persone passano parte del loro tempo a “cazzeggiare”. Per molti è quasi impossibile concentrarsi per diverse ore di fila sul proprio lavoro, mentre studia ecc.. Un’attività che per anni è stata considerata dannosa, accusata di invogliarci a diventare più pigri, ma che la scienza sta clamorosamente rivalutando.

Scienza: gli studi sul “cazzeggio”

Alcune ricerche dimostrerebbero come perdere tempo e procrastinare non siano un male, anzi, ma facciano bene. Come spiega Srini Pillay, neuropsichiatra  all’Università di Harvard, che ha scritto un saggio in merito “Il potere del cazzeggio”.

Nel libro la neuropsichiatra spiega che perdere tempo, durante un lavoro o mentre si studia, può essere molto utile. Focalizzarsi su un unico oggetto alla volta per molto tempo, non sempre è la soluzione migliore. Anzi, secondo Pillay, può diventare un problema. Nel saggio viene spiegato: “la distrazione permette al cervello di rilassarsi, in modo da essere pronto, ricaricato, coordinato e creativo quando ce ne sarà più bisogno”.

A favore dell’ozio esiste anche una ricerca dell’Università Xavier, in Ohio, dove l’oggetto di studio erano alcuni studenti. Le variabili prese in esame erano tre, uso di Internet, procrastinare, media dei voti universitari. I ricercatori hanno scoperto che tra le prime due variabili esiste una correlazione diretta. Internet ci fa perdere un sacco di tempo. Non esiste però, nessuna corrispondenza tra il procrastinare e la media voti degli studenti.

Un altro studio, dell’Università di Hiroshima, spiega esattamente il perché non esista quest’ultima correlazione. I ricercatori hanno scoperto che guardare immagini di bambini e animali dal pc aumenta la capacità di concludere con successo i compiti assegnati. La spiegazione è semplice, le immagini di soggetti “Kawaii” (carini) aiutano nel concentrarsi e nella produttività.

Cazzeggio produttivo

Esistono diversi metodi per rendere le perdite di tempo produttive. In alcuni studi recenti hanno rivelato come il “self-talk”, parlare con sé stessi o dialogo interiore, sia molto utile per ridurre lo stress.

Un altro metodo utile è quello suggerito dalla Pillay, che spiega come la dissociazione, cioè immaginarsi di essere qualcun altro, può stimolare le regioni del cervello coinvolte nel processo creativo. Il modo migliore per perdere tempo, rimane quello di fantasticare con la mente. Pillay spiega: “Scambiarsi bizzarre ipotesi sul futuro o su come affrontare possibili scenari, è un modo giocoso di utilizzare l’immaginazione, che potenzia l’abilità di concepire soluzioni per problemi già noto”. 

Quindi “cazzeggiatori” di tutto il mondo esultate, potete perdere tempo, ma sempre con moderazione.

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