di Gabriele Di Nuovo
Disponibile dal 15 settembre su Netflix, “Schumacher” è un documentario diretto da Hanns-Bruno Kammertöns, Vanessa Nöcker e Michael Wech mostra non solo la carriera leggendaria del pilota di F1, ma anche il suo lato umano.
Questo documentario prodotto in collaborazione con la famiglia Schumacher, ha dato ai registi la possibilità di utilizzare delle immagini private, in modo da poter raccontare il Michael uomo e non solo il pilota di Formula 1. Ma nonostante questa apertura da parte della sua famiglia, la riservatezza mantenuta in tutti questi anni è evidente anche in questo prodotto da loro autorizzato, ottenendo così un docufilm che si concentra principalmente sulla carriera leggendaria di Schumacher.
Schumacher, una carriera leggendaria
Con 308 Gp disputati, 91 vinti, 155 podi e 68 pole position, il “Kaiser” è entrato a far parte della storia della Formula 1. Dall’esordio nel 1991 con la Jordan a Spa Francochamps ai 5 titoli mondiali vinti con la Ferrari, Michael Schumacher è diventato uno dei piloti più amati in assoluto nella storia dello sport. Tutto questo viene mostrato attraverso immagini di repertorio, interviste inedite e aneddoti raccontati da suoi amici e colleghi come Jean Todt, Ross Brawn, Flavio Briatore, Damon Hill, Mika Hakkinen e non solo.
Il documentario lascia spazio alla sua famiglia. Da suo padre Rolf e suo fratello Ralf fino ad arrivare a sua moglie Corinna e i loro due figli: Gina Maria e Mick (attualmente è pilota in F1 nel Team Haas). Raccontando tutto in ordine cronologico, il documentario si muove su binari standard del genere ma riuscendo comunque ad emozionare lo spettatore.
Michael il pilota
Concentrandosi per la maggior parte delle quasi due ore di durata sul lato sportivo del pilota tedesco, la carriera in F1 viene raccontata e mostrata in modo magistrale tanto da emozionare chi ha vissuto Schumacher dagli anni ’90 fino ad arrivare ai 5 mondiali con Ferrari e non solo. Il documentario è un ottimo focus sulla carriera di Schumi, nonostante alcuni aspetti potevano essere approfonditi meglio come il ritorno in F1 con Mercedes e il 1991 nel campionato del mondo sportprototipi, dove corse anche la 24 ore di Le Mans concludendo al quinto posto.
Ma nonostante questo, il prodotto evidenzia l’importanza e la forza di questo pilota nel mondo del motorsport mostrando anche gli episodi “meno nobili” della sua lunga carriera, focalizzandosi sulla squalifica ottenuta nel mondiale del 1997 dopo un contatto con Jaques Villeneuve a Jerez, diretto rivale per il titolo. Ed è proprio con il periodo della squalifica, il documentario inizia ad approfondire meglio il Michael oltre le corse.
Oltre il campione Schumacher
Grazie alla testimonianza di Corinna, moglie di Michael, lo spettatore viene a conoscenza di un lato completamente inedito del pilota tedesco. Grazie ad alcune immagini inedite possiamo vedere un uomo che ama la sua famiglia e con tante passioni oltre le corse, tra cui il paracadutismo e lo sci. Quest’ultimo portò al tragico incidente del 29 dicembre del 2013 a Méribel, dove per i mesi successivi Michael rimase in coma farmacologico.
Oggi il campione tedesco è in riabilitazione nella sua casa a Gland e con l’amore della sua famiglia, combatte la battaglia più difficile della sua vita. Se pur pochi i momenti riguardanti la vita privata nel documentario, sono i più toccanti. Mick, che attualmente è pilota in Formula 1 come suo padre in passato, ha dichiarato che pur di parlare di nuovo con lui e della loro passione comune, lascerebbe tutto quello che ha ottenuto fino ad ora. Questa frase è la prova evidente che Michael Schumacher non è stato solo un campione che ha infranto record in F1, ma anche un ottimo papà e marito.
Considerazioni finali
“Schumacher” è un documentario che dal punto di vista tecnico non offre nulla di nuovo, mentre per la sua storia è un ottimo modo per far conoscere il campione tedesco alla nuova generazione di spettatori della Formula 1. Mentre per chi ha vissuto il pilota tedesco in TV o addirittura dal vivo, è un’occasione per rivivere al meglio tutti i momenti salienti della lunga carriera di Schumi e conoscere anche il suo lato umano, che è molto differente rispetto a quello del pilota.
Pro
- La carriera in F1 è raccontata in modo avvincente e con aneddoti interessanti;
- Il lato umano di Schumacher viene raccontato con sincerità e commozione da parte della sua famiglia, nonostante non sia il focus del documentario.
Contro
- Alcuni momenti della carriera di Michael come ad esempio il ritorno in F1, potevano essere approfonditi meglio;
- Dal punto di vista tecnico il documentario non rinnova il genere.
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di Gabriele Di Nuovo
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