Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre a Berthierville in Canada, è stata rubata la statua che raffigurava il leggendario pilota di Formula 1 Gilles Villeneuve.
Per coloro che sono troppo giovani per conoscerlo, Gilles Villeneuve è stato ed è ancora uno dei piloti di Formula 1 più iconici e rappresentativi della storia di questo sport.
Nato nel 1950 a Saint-Jean-sur-Richelieu, iniziò sin da bambino a interessarsi di motori. Inizialmente la sua carriera sembrava proiettarsi in ambito di motoslitte, ma nel 1977 riuscì a debuttare nella Formula 1 con il team McLaren.
Villeneuve era famoso per il suo stile di guida audace e rischioso, che suscitava tanta ammirazione quante critiche.
A meno di un anno dal suo debutto in Formula 1, Villeneuve venne assoldato nella scuderia Ferrari che lo portò ad essere uno dei piloti più forti del pianeta.
Purtroppo la sua vita fu stroncata da un tragico incidente nel 1982. Durante il Gran Premio del Belgio a Zolder, Villeneuve perse la vita a soli 32 anni, dopo aver perso il controllo della sua Ferrari che si schiantò contro un muro a causa di un contatto con Jochen Mass.
Passione, coraggio, sregolatezza, Gilles Villeneuve era questo e molto altro.
Per tutti gli appassionati di Formula 1 è impossibile dimenticare questo ragazzo che viene ricordato ancora oggi non solo per il suo talento e la sua velocità, ma anche per la sua passione pura per il motorsport e il suo spirito indomabile, che ne hanno fatto una leggenda.
La sua abilità nel far arrivare le vetture a prestazioni oltre i limiti, è stata forse la sua caratteristica tecnica che più lo ha contraddistinto negli anni.
Nonostante non vinse mai il titolo mondiale, Villeneuve, specialmente in Canada, è considerato un esempio da seguire nel mondo dello sport.
La sua statua, realizzata interamente in bronzo, era esposta da ormai 40 anni di fronte all’entrata del museo interamente dedicato al pilota canadese.
Il suo furto rappresenta una sconfitta non solo per gli appassionati di Formula 1 ma per tutto lo stato del Canada che ritiene il pilota uno dei maggiori rappresentanti sportivi del paese a livello internazionale.
In risposta all’atto vandalico, si sono pubblicamente esposti il figlio Jacques che con un post sui social ha commentato l’accaduto: “Persone senz’anima che non meritano neanche di essere considerati esseri umani.”
Per far intendere l’importanza che tutto il Canada attribuisce al ricordo del glorioso pilota, è stata promessa una ricompensa di 12 mila dollari canadesi a coloro che riporteranno la statua dove deve stare.
Anche Richard Arel, imprenditore canadese, ha messo a disposizione 20 mila euro da devolvere a coloro che riusciranno a trovare e consegnare alla giustizia i ladri.
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di Alessandro Calabrese
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