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Saldi invernali 2023: tutto quello che devi sapere

di Angelo Di Sebastiano

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Con l’inizio del nuovo anno e della stagione invernale (anche se non sembra, date le temperature) tornano i saldi. Quest’anno si prevede un giro d’affari da 4.7 miliardi di euro, considerando anche tutti i problemi economici che influiscono sullo scenario commerciale, dall’inflazione al caro bollette.

Saldi 2023: tutte le informazioni

A dare il via agli sconti sono state Sicilia e Basilicata il 2 gennaio. In seguito il 3 gennaio sarà il turno della Valle D’Aosta, e dal 5 gennaio in tutte le altre regioni. L’unica eccezione è data dalla provincia autonoma di Trento, dove non è prevista una data ufficiale, e che quindi sarà a completa discrezione degli esercenti. Quest’anno fare stime della spesa media risulta veramente difficile per molti fattori. Primo fra tutti è il Black Friday, che ha dato grandi occasioni d’acquisto ai consumatori, andando a favorire però principalmente le piattaforme web e i grandi marchi. Inoltre c’è da considerare il caro bollette, che inciderà notevolmente sui budget d’acquisto delle famiglie.

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima infatti che solo il 24% delle famiglie farà acquisti durante i saldi, marcando quindi un calo del 13% rispetto l’anno scorso; la spesa media sarà approssimativamente di 178€, quindi registrando un calo del 3%. L’Ufficio Studi Confcommercio invece fornisce stime più ottimistiche, secondo cui 15.4 milioni di famiglie aderirà ai saldi facendo acquisti, con un budget di 304€, quindi circa 133€ a persona. Il tutto frutterà un giro d’affari di 4.7 miliardi.

Novità e regole da seguire

Quest’anno una novità riguarda la trasparenza dei prezzi, che saranno più correttamente indicati per poter evitare azioni sleali dei negozianti. Infatti sarà obbligatorio indicare prezzo iniziale, cioè il prezzo più basso di quel prodotto negli ultimi 30 giorni, sconto applicato e prezzo finale. Federazione Moda Italia e Confcommercio tengono a ricordare a tutti le norme da seguire in questo periodo di saldi, come sottolineato anche dall’ANSA:

  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo è sempre a discrezione del negoziante, a meno che esso non sia difettoso o danneggiato. In questo caso, se la segnalazione è avvenuta entro i due mesi dall’acquisto, l’esercente sarà tenuto a riparare o sostituire il prodotto, o in caso di impossibilità, rimborsare tutto o gran del prezzo pagato.
  • Prova dei capi: anche in questo caso la possibilità di prova è a completa discrezione dell’attività.
  • Pagamenti: i pagamenti con carte di credito devono essere accettati; vanno favoriti i pagamenti di tipo cashless.
  • Prodotti in vendita: i capi in saldo devono essere di stagione o di moda, ed essere suscettibili di deprezzamento in caso non venissero venduti entro un certo periodo.
  • Indicazione del prezzo: l’esercente deve indicare il prezzo precedente, lo sconto applicato e il prezzo nuovo.

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