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Roma: filma i ladri che irrompono in un’abitazione, ma la Polizia arriva in ritardo

di Lorenzo Peratoner

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Nella notte del 23 luglio una banda di ladri si intrufola all’interno di un’abitazione situata a piazza Bologna, Roma, depredando tutti i gioielli di valore custoditi al suo interno. Dei vicini di casa, tuttavia, hanno registrato, a insaputa dei ladri, l’intero processo del furto con scasso; inoltre, stando a quanto si sente dal video, avrebbero tentato invano di contattare la Polizia.

La ripresa dei ladri e l’apparente tentativo di contattare la Polizia

A riportare questo caso è la pagina InstagramWelcome to Favelas“, che in un post ha pubblicato il video registrato dai vicini di casa, nonché il commento della vittima di questo furto. La registrazione mostra la presenza di due ladri, mentre il terzo fa da palo, che scassinano una finestra al piano terra di un edificio; una volta forzata, si intrufolano all’interno. I vicini che stanno registrando l’evento pare stessero tentando di contattare le forze dell’ordine, si può udire infatti qualcuno affermare “112“, il numero unico di emergenza; tuttavia, in quel momento la linea sembrava occupata. La vicina di casa, quando i tre ladri avevano compiuto il furto, li avverte che la Polizia stava arrivando.

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La versione della vittima e l’opinione del criminologo Ernesto Savona

Nello stesso post Instagram, inoltre, si riporta la versione della vittima del furto, la quale lamenta il disservizio delle forze dell’ordine che, sebbene fossero state contattate più di una volta, sarebbero giunte in loco dopo due ore dal furto:

“Giorno 23 luglio a Roma ho subito un furto in un’abitazione, i vicini hanno ripreso tutto stando in silenzio, solo dopo che sono usciti dall’abitazione hanno urlato che avrebbero chiamato la Polizia, per non parlare delle forze dell’ordine che sono state chiamate più volte e sono arrivate dopo circa due ore, qualcosa di indescrivibile! Ovviamente i cari amici mi hanno rubato tutti i miei gioielli di valore e sono scappati con tutta la scatola come si può vedere nel video. Questa è Roma”.

La polemica si è immediatamente accesa nei confronti dei vicini di casa, accusati di non aver allertato tempestivamente le forze dell’ordine; tuttavia, il video in questione potrebbe rivelarsi essenziale per le indagini, come affermato da Ernesto Savona, professore di Criminologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore Transcrime, intervistato da “Il Messaggero“:

“Ci sono coloro che filmano azioni criminali o scontri di cui sono loro stessi protagonisti: pensi alle gang giovanili. Lo fanno per poi riguardarsi, ma anche per pubblicare online i video e guadagnare dagli annunci pubblicitari. Cosa diversa è chi filma un crimine che commette qualcun altro e non interviene. Semplicemente prevale la paura. Riprendere con lo smartphone rappresenta una partecipazione indiretta all’evento. Quel video però magari può servire alla polizia. Diciamo che è un riscatto dalla paura: ho paura di intervenire, ma quanto meno faccio delle riprese”.

Fonte: Welcome to Favelas; Il Messaggero

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