di Redazione Network NCI
La notte tra il 2 e il 3 agosto a Canale Monterano, in provincia di Roma, un’anziana di 80 anni è stata violentata e rapinata da un ragazzo di 26 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. Il 26enne si è introdotto in casa della donna, dove le avrebbe fatto violenza, per poi costringerla a prelevare 500 euro da un bancomat. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e rapina.
La violenza e la rapina
Il 26enne, originario di Bracciano, era già conosciuto alle forze dell’ordine e si trovava agli arresti domiciliari al momento del crimine. Dopo essere riuscito a evadere, si sarebbe introdotto in casa della donna, la quale viveva da sola. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe minacciato l’anziana con un coltello e le avrebbe ordinato di consegnarli tutti i contanti e gli oggetti in oro che possedeva. L’80enne si sarebbe però rifiutata affermando di non avere né contanti né oggetti d’oro in casa. A quel punto, il 26enne l’avrebbe scaraventata a terra e compiuto violenza sessuale su di lei. In seguito, l’uomo avrebbe costretto la donna a recarsi in un bancomat per prelevare 500 euro. Il giovane sarebbe poi scappato minacciando di ucciderla se avesse raccontato quello che le aveva fatto alle autorità.
Le indagini sono state possibili grazie alla presenza delle telecamere di sorveglianza nella zona e agli elementi utili trovati all’interno dell’appartamento della donna. Grazie ad essi è stato possibile identificare rapidamente il 26enne.
L’arresto
Il tribunale di Civitavecchia ha convalidato lo stato di fermo e disposto per l’uomo l’arresto in carcere. I carabinieri della Stazione di Manziana in collaborazione con quelli della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano sono intervenuti e hanno catturato il 26enne, il quale attualmente si trova nel carcere di Civitavecchia con l’accusa di violenza sessuale aggravata e rapina.
Scritto da: Gaia Cobelli
Fonti: Il Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Tempo
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