Una dichiarazione giurata del 16 maggio 2025, emersa però solamente di recente, ha rivelato come l’FBI ha sventato un attacco terroristico organizzato attravverso la chat di gioco di Roblox. I terroristi coinvolti avrebbero usato questo particolare mezzo di comunicazione per scambiare informazioni riguardo armi da fuoco e specifici gesti relativi all’attacco. Fortunatamente però, con l’aiuto di un normale giocatore, il peggio si è evitato.
Usato principalmente come svago dai più piccoli, questa volta qualcuno avrebbe sfruttato Roblox per fini decisamente più drammatici. Stando a una dichiarazione giurata deposta il 16 maggio 2025, un uomo e almeno un suo complice avrebbero usato la chat di gioco per organizzare un attacco terroristico. Grazie all’aiuto di un testimone, l’FBI è riuscita a rintracciare l’uomo, evitando il finale più tragico.
Stando a quanto riportato nella dichiarazione, il 21 gennaio 2025 il testimone avrebbe notato l’utente “Crazz3pain” inviare messaggi “violenti” nella chat di gioco, Due giorni dopo lo stesso utente avrebbe comunicato direttamente con un altro utente, identificato come Roblox User 1, discutendo su come avrebbero dovuto nascondere immagine di armi da fuoco inviate in una chat Discord. Il testimone avrebbe poi chiaramente chiesto l’entità del gesto che stavano organizzando, scoprendo quindi che si sarebbe trattato di un attacco a un “concerto cristiano”.
L’FBI è quindi entrata in azione perquisendo l’abitazione di Crazz3pain, localizzata grazie ai dati inseriti sull’account Roblox. Durante la perquisizione, seguita da un interrogatorio volontario, gli agenti hanno trovato nella cronologia di alcuni dispositivi dell’uomo ricerche come armi da fuoco di diverso tipo, “qual è la miglior tipologia di coltello“, “qual è la punizione per qualcuno che insulta Allah o il suo messaggio” e molte altre ancora. Infine grazie al software “RobloxPlayerBeta.exe”, gli agenti hanno potuto confermare che l’uomo in questione ha effettivamente inviato i messaggi segnalati dal testimone.
Proprio durante l’interrogatorio, a seguito di una domanda degli agenti, Crazz3pain afferma: “Per, per il senso e… per la mia stessa definizione, sì, credo, sai, che sarei un terrorista“, confermando la consapevolezza delle sue azioni, oltre che il significato dei messaggi inviati. L’uomo è dunque accusato di aver violato l’articolo 875, comma (c), del Titolo 18 del Codice degli Stati Uniti, commettendo minacce interstatali di danni.
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