Trump
Il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha rivelato online di voler riaprire la prigione di Alcatraz. La sua dichiarazione del 4 maggio ha fatto molto discutere, e alcuni la ritengono addirittura impossibile. Vediamo di seguito i motivi.
Alcatraz è un’isola dell’Oceano Pacifico appartenente alla municipalità di San Francisco (California). Il primo proprietario dell’isola di Alcatraz di cui si abbia notizia è Julian Workman, che nel 1846 vi costruì un faro. Con l’acquisizione della California da parte degli Stati Uniti, nel 1848, l’esercito statunitense iniziò a utilizzare l’isola a scopo militare e difensivo.
Già durante la guerra civile, dal 1859, venne impiegata come prigione militare, e dal 1863 iniziò ad ospitare anche i cittadini. La guerra civile americana apportò anche rapidi cambiamenti all’artiglieria e alle fortificazioni.
Le caserme presenti sull’isola di Alcatraz vennero acquisite dal dipartimento della giustizia degli Stati Uniti il 12 ottobre 1933, e l’isola divenne sede di una prigione federale nell’agosto del 1934. Venne designata come carcere di massima sicurezza per detenuti pericolosi o che avevano dato problemi in altre prigioni.
Il carcere fu chiuso il 21 marzo 1963 per gli elevati costi della sua gestione: era infatti necessario il trasporto sull’isola di qualsiasi cosa. I politici americani arrivarono a sostenere che sarebbe stato più economico mantenere i detenuti nell’albergo più lussuoso di New York piuttosto che sull’isola.
Anni dopo, il carcere fu aperto al pubblico per le visite guidate, è attualmente gestito dalla National Park Service ed è una delle attrazioni turistiche più visitate della California, con oltre un milione di turisti l’anno.
Il penitenziario era considerato inaccessibile: circondato da acque gelide e correnti oceaniche, scoraggiava ogni tentativo di fuga. Al suo interno sono stati reclusi i prigionieri più noti della storia americana, su cui sono stati fatti vari libri e film. Inoltre i metodi usati nella struttura erano molto severi e i diritti dei prigionieri erano ridotti al minimo, con punizioni molto dure e spazi strettissimi. Per questi motivi il presidente Trump lo definisce “un simbolo di legge e ordine“.
Egli ha annunciato via Truth Social l’intenzione di riaprire e ampliare Alcatraz:
“Per troppo tempo l’America è stata afflitta da criminali violenti e recidivi, ora riporteremo in vita Alcatraz per tenerli lontani dalla società”.
Molti nomi hanno fatto polemica sulla proposta di Trump, come la democratica Nancy Pelosi che etichetta queste dichiarazioni come “non serie” in un post su X.
Intanto va ricordato che l’isola è un parco nazionale tutelato, pertanto l’iter burocratico per adibirla a nuova funzione è lungo e complesso. Inoltre gli esperti di giustizia penale evidenziano alcune difficoltà operative, ad esempio portare Alcatraz agli standard attuali richiederebbe investimenti multimilionari. Va inoltre sottolineato che al momento le prigioni americane sono occupate al 75% circa e, di conseguenza, sono già presenti molti posti vuoti che potrebbero essere occupati senza riaprire questa struttura.
Lo stesso Donald Trump in una conferenza stampa ha dichiarato in seguito che questa sarebbe in realtà “solo un’idea”.
La mossa del presidente sarebbe più una strategia per mostrarsi intransigente sul crimine e sull’immigrazione, data la reputazione del carcere.
Oggi gli Stati Uniti dispongono di numerosi penitenziari di massima sicurezza, come ADX Florence in Colorado. Queste strutture moderne ospitano criminali ad altissimo rischio con tecnologie avanzate di sorveglianza, dunque la funzione di Alcatraz è stata già assorbita da carceri più efficienti e sicure.
Fonti: Wikipedia, Tgcom24, Geopop
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