di Gianmichele Trotta
A Montecitorio pare non bastare lo stipendio dei deputati. A questo, infatti, si aggiungerà un ulteriore cashback del valore di 5.500 euro per ciascun deputato. La delibera è stata firmata lo scorso giovedì dai questori di Montecitorio. Solo i 400 parlamentari potranno così essere rimborsati per l’acquisto di tecnologia. Ecco come funziona e quanto è cresciuto l’extra rispetto all’ultima legislatura.
Un regalo di Natale anticipato
A firmare la determina sono stati i 3 Questori della Camera: Paolo Trancassini di Fratelli d’Italia, Alessandro Manuel Benvenuto della Lega e Filippo Scerra del M5S. Come riporta La Repubblica, l’atto è stato firmato giovedì 24 novembre, esattamente un mese prima della vigilia di Natale. Come già anticipato, il rimborso spese avrà il valore di 5.500 euro per ciascun onorevole.
I deputati potranno utilizzare il bonus per l’acquisto di quasi tutti gli strumenti tecnologici di cui avranno bisogno durante il mandato. Tra questi figurano: portatili, smartphone, tablet, relativi accessori, cuffie (anche wireless come le Airpods della Apple) e monitor fino a 34 pollici (2″ in più rispetto all’ultima legislatura). Il tutto è strutturato per andare incontro alle “esigenze individuali e l’aggiornamento tecnologico” dei deputati, come riferiscono i questori.
Aumento del 120% rispetto all’ultima legislatura
Il bonus tecnologico non è una novità nella legislazione italiana. Questo, infatti, fu approvato anche all’inizio dell’ultima legislatura nel 2018. Allora, però, il cashback aveva un importo di oltre la metà rispetto a quello attuale, pari a 2500 euro. Gli attuali deputati, quindi, hanno visto un incremento del bonus pari al 120% rispetto a 4 anni fa. Il tutto è motivato dal fatto che, a quanto pare, l’ultima cifra non bastasse a coprire tutte le spese.
Sempre rispetto all’ultima legislazione, sono stati rimossi persino alcuni limiti che riducevano il rimborso. Erano previste, infatti, trattenute nel caso in cui un parlamentare non partecipasse ad almeno il 50% delle sedute in Aula o non presentasse almeno l’80% degli atti in formato elettronico, per ridurre il consumo di carta. Tutti limiti che non sono stati aggiornati per quest’ultimo cashback. I deputati, quindi, per ufficializzare il rimborso dovranno semplicemente presentare le ricevute e attendere il vaglio da parte dei questori.
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