Cinema & Serie TV

Red Notice, la recensione: tutto fumo e niente arrosto

Disponibile su Netflix dal 12 Novembre, “Red Notice” è un film scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber. Il cast vede protagonisti Dwayne Johnson, Ryan Reynolds e Gal Gadot.

Cosa succede se prendi tre degli attori più ricercati di Hollywood e li metti al timone di un action con un budget da 200 milioni di dollari? La risposta banalmente potrebbe essere un successo assicurato, ma non è il caso di “Red Notice”. La pellicola Netflix cerca di far reggere una sceneggiatura molto semplice sfruttando semplicemente il carisma del suo cast. Infatti il problema più grande di “Red Notice” risiede proprio in questo.

Una rapina in giro per il mondo

Il profiler del FBI John Hartley (Dwayne Johnson) si ritrova ad allearsi con il ladro Nolan Booth (Ryan Reynolds) per fermare una ladra di fama internazionale (Gal Gadot). Ma in questa caccia “alle uova”, niente è come sembra. Tra un “Ocean’s” e una pellicola di “Indiana Jones”, “Red Notice” cerca di rinnovare il genere combinandolo a più elementi e sfruttando la presenza scenica dei suoi protagonisti. Ma purtroppo per Netflix, il film non porta a termine benissimo il suo compito.

Una chimica che funziona, ma non troppo

Il punto di forza della pellicola dovrebbe essere il suo cast. Ma in “Red Notice” lo spettatore si ritrova a guardare Dwayne Johnson interpretare un poco credibile profiler del FBI e soprattutto un ladro interpretato da Ryan Reynolds che somiglia a sé stesso o al suo personaggio più famoso, Deadpool. Ma dopotutto il problema non è la credibilità dei due attori in questi ruoli o la loro chimica, che regala i migliori momenti della pellicola. La criticità vera e propria risiede nel suo essere già visto. L’odore di vecchio non lo sentiamo guardando Johnson, ma quando vediamo in azione l’attore canadese. Che Reynolds abbia trovato la sua dimensione a Hollywood non può far che piacere ai suoi fan, ma dopo tutto questo tempo l’attore dovrebbe capire che i personaggi da lui interpretati, non sono tutti Deadpool.

Infine arriviamo al tasto dolente del trio protagonista: Gal Gadot. La sua bellezza probabilmente è inversamente proporzionale al suo talento di attrice. Nonostante non abbia al suo fianco attori premio Oscar, la Gadot oltre la sua bellezza, non mostra nulla. La colpa non è solo di una sceneggiatura che si basa sui fatti, sul colpo di scena finale e non sui suoi protagonisti. Il problema è la sua mancanza di talento nel recitare e questa lacuna l’ha mostrata ovunque e in “Red Notice”, è addirittura più evidente rispetto al passato.

Red Notice: tra heist movie e Indy

“Red Notice” non brilla di originalità, ma il suo tentativo di combinare più generi va apprezzato. La sceneggiatura scritta da Rawson Marshall Thurber, nonostante non approfondisca al meglio i suoi personaggi, cerca di prendere le atmosfere classiche del heist movie combinandole con il tono dei film di “Indiana Jones” e i buddy movie come “Arma letale”. Tutto sommato, questa fusione di elementi differenti funziona. Ma, nonostante il tono funzioni, la pellicola si mostra troppo prevedibile tranne per un cameo inaspettato sul finale.

Altro elemento positivo, al netto dei problemi evidenziati in precedenza, è la dinamica da buddy movie. Dwayne Johnson e Ryan Reynolds insieme sono divertentissimi, ma lo script riduce il potenziale dei due attori insieme su schermo.  Sul fronte tecnico niente da evidenziare. Scene action funzionali al racconto e regia pulita, permettono a Thurber di portare il film a casa. Ma nonostante l’enorme budget e il super cast, il film non deluderà Netflix e la sua politica per i Blockbuster? Solo le visualizzazioni ottenute sulla piattaforma streaming risponderanno a questa domanda.

Considerazioni finali

“Red Notice” è un tentativo valido a metà per i vari generi che fanno da padrone la pellicola. Ma una sceneggiatura fiacca, il solito Reynolds/Deadpool e una Gal Gadot pessima, portano il film quasi all’insufficienza. L’unico elemento positivo del cast è Dwayne Johnson che con il suo carisma è sempre in parte, anche quando non lo sembra. Se questi sono i mezzi e le storie che Netflix usa per contrastare il grande schermo, dovrebbe cambiare rotta, perché così non va.

Pro

  • La voglia di far ritornare in auge un genere combinandolo con altri;
  • Dwayne Johnson funziona sempre e con ogni ruolo assegnato.

Contro

  • Sceneggiatura semplice e dimenticabile;
  • Ryan Reynolds non deve essere Deadpool ovunque;
  • Gal Gadot dimostra che l’estetica non è tutto a Hollywood.

Per altre recensioni di film e serie TV, continuate a seguirci su NCS.

di Gabriele Di Nuovo

Gabriele Di Nuovo

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