Il 21 maggio è in arrivo su Xbox Series X/S e PC (day one su Game Pass) Senua’s Saga: Hellblade II. Per questo, noi di NCR abbiamo deciso di sfidarvi in un nuovo quiz dedicato alla serie con protagonista Senua, una giovane guerriera dei pitti che soffre di una grave forma di psicosi che la porta a sentire delle voci dentro la sua testa.
Il focus del primo capitolo, Hellblade: Senua’s Sacrifice, è un viaggio introspettivo nella mente della protagonista, che si reca a Helheim per provare a riportare in vita il suo amato Dillion, ucciso dalla furia omicida dei vichinghi.
Fin dall’infanzia, di fatto, Senua è afflitta da una grave forma di psicosi, simile a quella della madre Galena, che ha provato a mostrarle i risvolti positivi delle Furie, le voci nella sua testa. Tuttavia, il padre non è mai stato dello stesso pensiero: Zynbel vede la psicosi della figlia come una malattia, una maledizione. Lui la chiama Oscurità.
Così, dopo la morte di Galena inizia a trattare con sempre maggiore violenza e cattiveria Senua, che crede appunto maledetta. Per anni la ragazza ha vissuto in totale isolamento, lontana da tutto e tutti. È stata da sola per molto tempo, nell’oscurità della sua mente. È proprio l’incontro con Dillion che le dà la forza di affrontare il padre e di andare via di casa. Il ragazzo però rimane brutalmente ucciso durante un attacco dei norreni. Non riuscendo ad accettare la sua morte, Senua intraprende il viaggio verso Helheim per cercare di salvare quantomeno la sua anima. Hellblade racconta di fatto una storia di perdita, di sofferenza, di amore, di speranza, della capacità e necessità, prima o poi, di andare avanti. È un viaggio nella mente di Senua, nella sua psiche. Un viaggio di violenza, morte e orrori, che vi farà dubitare fino alla fine di cosa sia reale e cosa no.
Ciò che rende grande Hellblade: Senua’s Sacrifice, e che sembra promettere altrettanto nel suo seguito, è il comparto tecnico, che raggiunge delle vette inarrivabili specialmente nella resa visiva e nel sistema audio. Per rendere verosimili le voci nella mente di Senua, Ninja Theory ha sfruttato l’audio binaurale, con cui ha reso il suono tridimensionale. Questo particolare sistema ha permesso, de facto, di simulare il movimento da un orecchio all’altro, rappresentando concretamente l’esperienza delle persone affette da psicosi e da altre malattie mentali.
Il risultato è un’esperienza estremamente immersiva, con le Furie che sembrano effettivamente dentro la testa del giocatore. Durante il gioco gli parlano, gli danno dei consigli, esplicitano le sue paure e i suoi dubbi, ma lo avvertono anche della presenza di nemici e gli suggeriscono delle possibili chiavi di lettura per gli enigmi.
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