Spesso tendiamo a dimenticare che la superficie del Pianeta Terra, nonostante il nome, è ricoperta per il 70% d’acqua. Visto dallo spazio, infatti, il nostro Pianeta appare come una grande sfera blu, colore donato proprio dalla grande quantità di acqua che lo ricopre. L’importanza di queste enormi distese d’acqua è fondamentale per lo sviluppo della vita sulla terra ferma; basti pensare che il 70% dell’ossigeno che respiriamo è prodotto dagli Oceani.
Purtroppo però, il surriscaldamento globale causato dall’enorme quantità di CO2 prodotta dall’uomo sta causando grossi impatti anche sulle acque che circondano la terraferma. E secondo uno studio pubblicato su Advances in atmospheric sciences, la temperatura degli Oceani non è mai stata così alta come nel 2022, e continuerà a salire. La presenza e la conservazione degli Oceani però è fondamentale alla nostra vita; ma quanto siamo informati su queste enormi distese d’acqua che ci circondano? Provate a mettervi alla prova in questo nuovo quiz NCI.
Il punto più profondo dei nostri Oceani è situato nell’Oceano Pacifico, in corrispondenza della Fossa delle Marianne, a largo delle omonime isole, ed è chiamato Challenger Deep; secondo le ultime rilevazioni raggiunge una profondità di ben 10.902 metri. Ovviamente, numerosi scienziati stanno studiando questo incredibile e ancora in gran parte sconosciuto tratto di Oceano, dove si pensa ci siano ancora moltissime specie animali da scoprire e che popolano la zona. Di certo però, non sarà facile esplorare e studiare uno spazio di queste dimensioni e che raggiunge tale profondità…
Lo Stretto di Drake è un canale situato tra l’estremo sud del Continente Americano e l’inizio della Penisola Antartica. Questo canale, prende il nome dal celebre esploratore Francis Drake, reso noto dalla famosa saga videoludica di Uncharted; nel gioco il protagonista Nathan Drake, anch’esso un esploratore, riteneva esser un lontano parente del sopra citato Francis.
Chiusa questa breve parentesi videoludica, lo Stretto di Drake è ritenuto da molti il tratto di Oceano più tempestoso e temuto al Mondo. Il canale è largo 645 chilometri ed è privo di terre emerse; questo permette alle “Westerlies australi“, ossia dei fortissimi venti, di agire indisturbate. Ciò comporta la frequente creazioni di onde imponenti, che possono raggiungere i 20 metri, che continuano indisturbate la propria corsa, data la mancanza di ostacoli che possano fermarle. Insomma, stiamo parlando di un tratto di Oceano da “bandiera rossa” perenne.
Come detto, la Terra è coperta in larga parte dagli Oceani, che per la precisione sono cinque: l’Oceano Atlantico, l’Oceano Pacifico, l’Oceano Indiano, l’Oceano Artico e l’Oceano Meridionale (quest’ultimo è stato ufficialmente riconosciuto di recente). Ovviamente con il tempo, l’uomo e l’inquinamento da esso prodotto hanno intaccato in vario modo le acque di questi mari.
E secondo le stime, l’Oceano maggiormente colpito dall’inquinamento umano è il Pacifico, la cui parte nord, sarebbe la più inquinata in assoluto; qui infatti, si trovano circa due miliardi di pezzi di plastica. Al secondo posto troviamo l’Oceano Indiano, con 1,3 miliardi di pezzi di plastica stimati. La classifica, però, potrebbe subire uno stravolgimento; infatti, è in corso uno studio sulle microplastiche presenti nell’Oceano Atlantico, che ha rivelato che nei primi 200 metri di profondità potrebbero esserci tra le 12 e le 21 milioni di tonnellate di microplastica. Si tratterebbe di un quantitativo sensibilmente maggiore rispetto a quello stimato.
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