di Erik Veronese
L’uomo ha sempre subito il fascino dello spazio e del cosmo, interrogandosi e ipotizzando cosa potesse esserci oltre il cielo. Da Aristotele a Galileo Galilei, da Albert Einstein a Stephen Hawking, tutti i più grandi pensatori della storia si sono fatti ammaliare dal mistero dell’universo, provando a conoscere ciò che forse è definito per eccellenza ignoto. Ciò che sappiamo su quello che valica i confini della Terra è un granello di sabbia rispetto ai misteri che ancora oggi l’essere umano non è riuscito a risolvere. Le scoperte invece sono nella maggior parte dei casi labili, passeggere, perfezionabili e alcune di esse sono davvero peculiari. Vediamo dunque quali sono le particolarità dello spazio, curiose o più seriose, che forse non conoscevate.
I pianeti possono galleggiare sull’acqua?
Spesso gli scienziati si pongo delle domande che ad alcuni possono risultare assurde o dalla risposta scontata, eppure anche grazie a questi quesiti si sono fatte delle scoperte molto interessanti e particolarmente utili. Altre volte la risposta a interrogativi apparentemente banali non ha portato ad invenzioni capaci di cambiare la vita dell’uomo, ma ha pur sempre esaudito la sete di sapere che da sempre contraddistingue l’umanità. Ad esempio, voi vi siete mai chiesti se i pianeti possono galleggiare sull’acqua?
Ebbene, sembra ovvio che nessun pianeta possa rimanere a galla, viste le dimensioni, eppure la risposta potrebbe sorprendervi. All’interno del nostro Sistema Solare sono presenti corpi celesti rocciosi, come la Terra, e altri invece gassosi, come ad esempio Giove. Ovviamente i pianeti rocciosi possiedono un peso specifico troppo elevato per poter “fluttuare” sull’acqua, ma per gli astri gassosi il discorso può essere leggermente differente.
Infatti, ipotizzando di poter mettere un pianeta in una bacinella d’acqua, un corpo celeste gassoso potrebbe teoricamente galleggiare. L’astro in questione è Saturno, in quanto possiede una densità di soli 0,7 g/cm³, mentre quella dell’acqua è di 1 g/cm³. Insomma, se lo potessimo porre in un gigantesco recipiente di acqua, vedremmo senza troppa difficoltà Saturno galleggiare.
L’uomo “sepolto” sulla Luna
Come detto in apertura, lo spazio è da sempre oggetto di forte interesse, ma forse ciò che affascina più del cosmo in generale è la Luna. Il “nostro” satellite infatti è da sempre protagonista di ricerche scientifiche, come quelle condotte da Galilei, e fonte di ispirazione per poeti e scrittori, basti pensare a Leopardi e ad Ariosto. Per questo motivo non è difficile immaginare il perché l’arrivo dell’uomo sulla Luna nel 1969 venga considerato da molti il più grande passo per l’umanità.
In molti hanno sognato e sognano di calpestare il suolo lunare, ma l’uomo che forse ha desiderato quasi ossessivamente ciò è stato Eugene Shoemaker. Shoemaker è stato un astronomo e un geologo statunitense capace di dare un forte contributo alla scienza. Conosciuto per aver scoperto la cometa Shoemaker-Levy 9, le sue ricerche consentirono di studiare l’impatto di una cometa su un pianeta del Sistema Solare e non solo. Il suo impegno, infatti, fu fondamentale anche per la preparazione degli astronauti che nel ’69 misero piede sulla Luna. Inoltre, vista la sua straordinaria competenza, Shoemaker sarebbe dovuto essere il primo geologo a mettere piede sull’affascinante satellite terrestre.
Tuttavia, Shoemaker non riuscì mai a calpestare il suolo lunare, e dopo la sua morte una parte delle sue ceneri furono portate sulla Luna dalla sonda spaziale Lunar Prospector. Ad oggi, Eugene Shoemaker viene considerato l’unico uomo ad essere stato sepolto sulla Luna.
Una nube di vapore acqueo fluttua nello spazio
Sappiamo ormai che la Terra non è l’unico corpo celeste caratterizzato dalla presenza di acqua. Seppur non allo stato liquido, questa risorsa fondamentale per la vita si trova anche in altri astri della Via Lattea. Quello che però forse non tutti sanno, è che esiste una gigantesca nube di vapore acqueo che fluttua nello spazio. Questa specie di nuvola è la più grande riserva d’acqua presente nell’universo e gravita intorno ad un quasar, un oggetto extragalattico estremamente lontano e luminoso. Questo misterioso corpo celeste dista circa 12 miliardi di anni luce dalla Terra e, come detto, è circondato da un’enorme nube di vapore acqueo.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters e risale al 2011. Secondo le stime dei ricercatori, la nube contiene una quantità di H2O superiore rispetto a quella presente sulla Terra di circa 140 mila miliardi di volte. Questa sensazionale rivelazione all’epoca confermò diverse teorie circa la presenza di acqua anche ai primordi dell’universo.
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