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Quiz NCI: conoscete queste curiosità sul Natale?

di Gianmichele Trotta

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Manca ormai poco a Natale e l’atmosfera natalizia si sente più vivida che mai, le decorazioni sono già per le strade e le luminarie fanno splendere balconi e cornicioni. Da molti considerato uno dei periodi più belli dell’anno, è probabilmente la ricorrenza più sentita e celebrata, ma quante ne sapete sul Natale? Provate a mettervi alla prova in questo nuovo quiz NCI.

Perché Natale in inglese si chiama Christmas?

Molto spesso la vediamo abbreviata in Xmas, ma da dove deriva la parola inglese che significa Natale? Per noi italiani è molto più semplice capire l’origine del nome di questa festività; in effetti è quasi immediata l’associazione tra Natale e nascita. Per l’appunto, in italiano la parola deriva dall’aggettivo latino “natalis”, nel senso di “qualcosa relativo alla nascita”.

In inglese invece, così come nell’olandese “kerstmis”, la parola ha origine dall’accostamento di Cristes e Maesse, che significano proprio “Cristo” e “messa”. L’espressione, secondo la Catholic Encyclopedia, viene trovata per la prima volta nel 1038 e nel 1131 si trova l’unione delle due parole in Cristes-messe. Pare invece che l’abbreviazione Xmas derivi dall’aggiunta del suffisso -mas alla prima lettera del nome di Cristo in greco: ΧΡΙΣΤΟΣ.

Perché ci si bacia sotto il vischio?

Le origini di questa usanza sono ben più lontane dalla culla del Natale di quanto si possa immaginare. Pare che questa tradizione nasca infatti da una leggenda norrena che vede come protagonista niente meno che Freya, la Dea della bellezza. Tra le culture nordiche si narra che Freya avesse due figli: Balder e Loki. Quest’ultimo, invidioso del fratello, avrebbe voluto ucciderlo, ma quando la madre lo venne a sapere chiese a tutte le creature della foresta di proteggere il figlio Balder.

Tra tutti gli animali e tutte le piante, però, si dimenticò di avvertire una: il vischio. Proprio questo venne utilizzato da Loki per trafiggere a morte Baldar. Freya, dispiaciuta per la morte del figlio, pianse su di lui e le sue lacrime si trasformarono nelle bacche bianche della pianta, dichiarandola un simbolo di amore e promettendo di baciare chiunque passasse sotto di esso…

Tuttavia, lo storico Mark Forsyth sostiene che la tradizione di baciarsi sotto il vischio non fosse presente in Inghilterra almeno fino al XVIII secolo. Per lui, così come scrive nel suo libro e riporta sul Time, la tradizione potrebbe aver coinvolto “un ragazzo particolarmente lussurioso e inventivo, e una ragazza particolarmente credulona“.

Perché si chiama Panettone secondo le leggende?

Le origini del panettone non sono chiare e per questo in ogni racconto si sfuma nella leggenda. Una delle più raccontate vede come protagonista un giovane inserviente della cucina al servizio di Ludovico il Moro; durante una sua cena al Castello Sforzesco di Milano, il cuoco di corte avrebbe fatto bruciare il dolce, preparato per il duca. Nel panico generale, è qui che emerge la figura di Toni, il protagonista.

Il ragazzo proporrà al cuoco di servire un dolce da lui preparato con gli avanzi della cucina; il piatto fu estremamente gradito dai commensali, tanto da voler sapere il nome di quel dolce. A quella domanda, lo stesso cuoco avrebbe risposto che quello era il Pan di Toni, l’odierno panettone.

Questa, però, è solamente una leggenda. Probabilmente, nella realtà non andò proprio così; considerando alcuni fattori della storia, il racconto diventa piuttosto inverosimile. Ad esempio, un solo dolce non sarebbe bastato per sfamare tutti gli invitati presenti a una cena di corte. A prescindere da questo, però, rimane comunque una bella storia da raccontare durante il cenone di Natale, magari mentre si taglia il panettone!

 

Panettone (@Shutterstock)

Le soluzioni al quiz nella prossima pagina.

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