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Quiz NCI: alcune tra le fobie più strane al mondo

di Gianmichele Trotta

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Le fobie non sono altro che delle paure irrazionali, dietro cui, molto spesso, non si cela alcun pericolo reale. Tuttavia, trovarsi di fronte a un oggetto, un luogo, una situazione, una sensazione o un animale per il quale si nutre una fobia può diventare un vero e proprio incubo per alcune persone.

Queste paure sono del tutto personali e derivano da eventi o circostanze del proprio passato. Esistono migliaia di fobie e, in genere, si legano a eventi traumatici o episodi avvenuti durante l’infanzia. Chi ne soffre, arrivato in età adulta, spesso è consapevole dell’irrazionalità di queste paure. Tuttavia, quando ci si trova di fronte alla propria fobia, scatta un meccanismo mentale legato all’autodifesa, provocando perdita di lucidità e sintomi di ansia o panico.

In genere, chi non soffre di nessuna fobia ha più difficoltà nel comprendere come possa sentirsi chi invece ne soffre. Al contrario, chi soffre di altre fobie, seppur diverse, è solitamente più empatico nei confronti di un altro compagno di sventure. Oggi proviamo a immedesimarci in queste tematiche e scopriamo alcune delle fobie più strane esistenti. Scopri le soluzioni del quiz di Nasce, Cresce, Ignora.

Che cos’è la Somnifobia?

Vi è mai capitato di mettervi a letto senza riuscire a chiudere occhio per paura di non svegliarvi in tempo la mattina dopo? Potrebbe andare storto qualsiasi cosa, come la sveglia che non funziona o semplicemente dormire così profondamente da non sentirla e arrivare tardi a quell’importante appuntamento di lavoro.

La somnifobia si basa un po’ su questa stessa paura ma a livelli estremi. Chi ne soffre ha letteralmente paura di dormire. Questa fobia è legata alla paura di perdere il controllo di ciò che accade intorno mentre si dorme. A volte può arrivare addirittura al punto da provocare ansia alla sola vista del letto.

 

Sonno

Sonno (@Shutterstock)

Che cos’è la Nomofobia?

A chi non è capitato di impazzire a causa della connessione lenta o del wi-fi che non funziona. Può capitare anche di avere il telefono scarico quando si è ancora a metà giornata e non avere possibilità di caricarlo. Ecco, così, che si incomincia a sudare freddo e chiedersi come fare per arrivare a fine giornata senza il proprio smartphone.

La nomofobia è la paura di rimanere sconnessi da internet. La sua etimologia deriva dall’acronimo NO MObile PHone. Tuttavia, non è tanto legata all’oggetto dello smartphone in sé, quanto più alla sua connettività. Chi ne soffre ha paura di rimanere escluso dal mondo, si sente quindi solo e isolato.

Che cos’è la Kenofobia?

Avete presente quella sensazione di quando ci si sporge da un balcone a un piano elevato? Guardando giù si sente quella strana sensazione che provoca leggera ansia, talvolta che ci spinge a sporgerci ancora di più e altre volte che invece ci fa allontanare. La kenofobia è legata proprio a questa sensazione.

È la paura degli “spazi vuoti“. Questo termine, però, va però inteso anche in senso più esteso e metaforico. La kenofobia, infatti, non si applica ai soli spazi fisici e concreti ma anche a quelli astratti e esistenziali. Si parla di kenofobia quando si ha paura di volare, ad esempio, a causa del vuoto sotto i nostri piedi ma anche quando si ha paura di affrontare una situazione del tutto nuova, priva di certezze e punti d’appoggio. La sua etimologia ha origine dal greco, Kenós, che significa “vuoto”.

Avere una fobia, per quanto questa possa essere irrazionale e priva di reali pericoli, non è facile. Come abbiamo visto in questo articolo, ogni fobia ha un’origine concreta e spesso presente in ognuno di noi, seppur a livelli minimi. È importante lavorarci su, in modo da affievolire i sintomi, ma anche accettarle e comprenderle.

Senza aggiungere altro, vi invitiamo a cliccare sulla pagina successiva per scoprire le soluzioni al Quiz.

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