di Redazione NCI
Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che i russi sarebbero pronti a mettere in atto il cessate il fuoco nel conflitto con l’Ucraina, aprendo anche i negoziati di pace con gli avversari, ma a determinate condizioni. Queste condizioni riguardano soprattutto alcuni territori da cui gli ucraini dovrebbero ritirarsi, oltre ad evitare di entrare a far parte della NATO.
Le condizioni per il cessate il fuoco con l’Ucraina
“Oggi facciamo una proposta reale di pace, stiamo parlando non del congelamento del conflitto ma della sua cessazione totale“. Così ha detto Putin riguardo ai negoziati con l’Ucraina. “Noi esortiamo a voltare la tragica pagina della Storia e ripristinare gradualmente le relazioni con l’Ucraina e l’Europa“. In caso l’Occidente e l’Ucraina rifiutassero le condizioni dovranno anche assumersi “La responsabilità della continuazione dello spargimento di sangue“. Quali sarebbero le condizioni richieste da Mosca? In primis le truppe ucraine dovranno ritirarsi completamente dalle regioni di Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Lugansk. Inoltre Kiev dovrà impegnarsi a non aderire alla Nato. Infine la Russia richiede che l’Ucraina abbia “uno status neutrale, non allineato“, oltre a non possedere un arsenale nucleare. “Naturalmente, i diritti, le libertà e gli interessi dei cittadini di lingua russa in Ucraina devono essere pienamente garantiti, le nuove realtà territoriali, lo status delle repubbliche di Crimea, Sebastopoli, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia come soggetti della Federazione Russa devono essere riconosciute“.
L’idea della coalizione antirussa
Oltre alle richieste portate avanti per consentire la fine del conflitto, il presidente ha proseguito: “Queste disposizioni basilari e fondamentali dovranno essere registrate sotto forma di accordi internazionali fondamentali“. Infine: “Naturalmente ciò implica anche l’abolizione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia“. Putin ha poi spiegato che “Evidentemente l’Occidente non ha abbandonato l’idea di formare una sorta di coalizione internazionale antirussa e di dare l’impressione di esercitare pressioni sulla Russia“. Questo anche perché “I Paesi occidentali hanno congelato una parte degli attivi e delle riserve in valuta russe e ora pensano a una base giuridica per appropriarsene definitivamente“. Sottolineando poi “Anche se indorano la pillola, un furto resta un furto, e ciò non resterà impunito“.
Le risposte internazionali
“Putin ha occupato illegalmente il territorio ucraino sovrano e non è in alcuna posizione di dettare all’Ucraina cosa deve fare per portare la pace“. Così ha commentato il segretario USA alla Difesa Lloyd Austin. Invece il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha sostenuto: “Non è una proposta di pace, è una proposta di maggiore aggressione e maggiore occupazione e dimostra in un certo senso che l’obiettivo della Russia è controllare l’Ucraina“. Infine il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak ha commentato: “Naturalmente non vi è alcuna novità, nessuna reale proposta di pace e nessun desiderio di porre fine alla guerra. Ma c’è il desiderio di non pagare per questa guerra e di continuarla in nuove forme. È tutta una farsa. Perciò – ancora una volta – liberatevi delle illusioni e smettetela di prendere sul serio le ‘proposte della Russia’ che offendono il buon senso“.
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