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Project Galileo: tutto quello che sappiamo sul “Summer Souls” italiano

di Erik Veronese

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Nel mondo videoludico, l’Italia non è quasi mai riuscita ad assumere un ruolo rilevante. Salvo pochissime eccezioni, infatti, le software house italiane non hanno mai spiccato nell’industria. Questa triste tendenza, però, potrebbe presto essere invertita, grazie ad uno dei titoli italiani più promettenti degli ultimi anni: Project Galileo. La nuova e prima grande fatica di Jyamma Games, software house nostrana, è stata svelata attraverso un teaser trailer più di un anno fa e durante gli ultimi Italian Game Awards il team di sviluppo ha rivelato nuovi dettagli.

Project Galileo: un videogioco italiano che parla dell’Italia

Realizzato in Unreal Engine 4, Project Galileo è un souls-like che ovviamente si ispira alle maestose opere di Miyazaki, ma, allo stesso tempo, prendendo le distanze da esse. L’obiettivo dei ragazzi di Jyamma Games, infatti, non è quello di creare una copia dei titoli FromSoftware, ma di rendere omaggio ad un genere immergendolo nell’italianità. Dalle immagini pubblicate dal team si percepisce una grande voglia di raccontare l’Italia e il suo folklore, ma soprattutto un grande orgoglio nel farlo. A esplicitare questo proposito è stato il direttore creativo e artistico di Jyamma Games Francesco Abbonizio: “In Project Galileo si respira l’Italia, si vede l’Italia nelle tinte vivaci, in una palette di colori molto luminosa; da qui il termine Summer souls creato per unire la bellezza dell’estate italiana e la sensazione che visitare il nostro Paese lascia, alla grinta, all’oscurità e ai pericoli di un gioco simile a un souls-like “.

Project Galileo

screenshot preso dal canale YouTube Project Galileo

Dalle parole di Abbonizio possiamo notare la voglia del team di emanciparsi dalle classiche, tetre e gotiche atmosfere create da FromSoftware. L’espressione da loro coniata, “Summer Souls“, incarna la volontà quasi ossimorica di legare i paesaggi soleggiati tipici del Bel Paese con la decadente mitologia narrata dai souls. Non vedremo quindi le cattedrali lovacraftiane di Bloodborne, ma cittadine italiane dal cielo limpido, baciate dal tepore del sole e caratterizzate dal fragore delle onde che si infrangono sugli scogli.

Enotria, lo sfondo di una trama folkloristica

Durante gli Italian Game Awards, come detto, il team di sviluppo ha pubblicato un video nel quale vengono approfondite l’ambientazione e la trama di Project Galileo. Le avventure narrate nel souls italiano si svolgeranno a Enotria, un continente composto da diversi regni che nei secoli hanno sviluppato una propria cultura. Tratte commerciali e conflitti hanno influenzato le relazioni tra i regni, ma un evento catastrofico ha modificato profondamente il destino del continente. Un gruppo di persone, infatti, è riuscito a impadronirsi di un potere misterioso, intrappolato in un manufatto noto come “Canovaccio“, capace di rendere Enotria un “involucro vuoto”. Come anticipato, la bellezza del paesaggio italiano si lega alla decadenza, al degrado e alla stagnazione. La trama darà vita alle nostre leggende e ai racconti popolari italiani, pronti ad essere vissuti dai videogiocatori di tutto il mondo.

Project Galileo è ancora un titolo provvisorio, che quindi non corrisponderà al nome con il quale verrà pubblicato il gioco. Il doppiaggio, al momento, sembra essere solamente in lingua inglese, caratterizzata però dall’accento italiano. Vi ricordiamo, inoltre, che lo sviluppo del “summer souls” è seguito anche da Sabaku no Maiku.

L’uscita del titolo è ancora lontana, ma le premesse sembrano davvero ottime. Voi cosa ne pensate? Vi intriga questo progetto tutto italiano? Noi non vediamo l’ora di saperne di più. Per rimanere sempre aggiornati sul mondo del gaming, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.

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