di Federico Minelli

Il Ponte sullo Stretto si farà. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge che dà il via libera, salvo intese, al riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera. Rinasce così, anni dopo, la Società Stretto di Messina, con una nuova conduzione, che porterà un taglio più moderno all’impresa. Lo riporta ANSA.

Il Governo approva, si riparte dal vecchio progetto, ma “salvo intese”

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, approvando un primo schema di decreto legge con la formula precauzionale “salvo intese”. Il progetto dal quale si riparte è quello del ponte sospeso strallato più lungo al mondo, che si estenderebbe per 3.2 chilometri. Ovviamente, il disegno dovrà essere aggiornato con le ultime novità in materia tecnica, ambientale e di sicurezza.

Quello che il Governo vuole è giungere ad un nuovo progetto esecutivo entro il 31 luglio del 2024, in modo tale da avviare i lavori entro la fine dello stesso anno. Stando alle bozze visionate negli scorsi giorni, il decreto ridà vita anche agli appalti precedentemente cancellati dal Governo Monti.

Ponte sullo Stretto, le reazioni del mondo politico e non

Esulta, ovviamente, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha fortemente puntato sul progetto: “Sarà il ponte a campata unica più bello, più green e più sicuro al mondo. Ci lavoreranno gli ingegneri delle migliori università; questa è una giornata storica per l’Italia”. Occhiuto, presidente della Calabria, commenta così: “Il Ponte sullo Stretto sarà una grande occasione per il Sud, ma occorrerà parallelamente lavorare per sviluppare al meglio le opere complementari indispensabili”.

Dall’opposizione, Alleanza Verdi-Sinistra ha organizzato un flash mob per protestare davanti a Montecitorio, etichettando il Ponte come uno “spreco di risorse”. Anche le associazioni in favore dell’ambiente insorgono: il WWF è contrario per gli “elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali ed economico-finanziari”.

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