Sono molti i videogiochi che hanno caratterizzato la nostra infanzia e ognuno di noi si porta dietro un ricordo diverso di quegli anni spensierati. I nostri giochi preferiti, ai tempi, dipendevano soprattutto dalla console che possedevamo e che i nostri genitori ci regalavano. Per tutti i millenials fieri possessori di un GameBoy Advance, Pokémon Smeraldo non poteva non rientrare tra questi giochi del cuore. Ma il nostro amore per questo gioco non si basava solo sulla sua impeccabile qualità, che da bambini non riuscivamo neppure ad apprezzare a dovere … no, quello che ci attirava era quel maestoso ed infuriato Rayquaza che troneggiava al centro della copertina. Altro che Kyogre e Groudon: noi volevamo il Signore dei Cieli! Ma da quei tempi sono passati anni: Pokémon Smeraldo oggi compie 19 anni da quando fu rilasciato in Giappone, il 16 settembre 2004.
Potremmo dire che a inizio anni 2000, il modus operandi di Game Freak nella pubblicazione dei giochi principali era già ben chiaro al pubblico. Si inizia una nuova generazione con due versione dello stesso gioco e, dopo qualche anno, viene rilasciato un terzo titolo, una sorta di riedizione di quegli stessi giochi. A Pokémon Rosso e Blu seguì Giallo, dopo Oro e Argento uscì Cristallo e due anni dopo Rubino e Zaffiro venne pubblicato Smeraldo. Quello che noi bambini ci ritrovammo in mano, dunque, non era un gioco totalmente nuovo, ma questo non limitava la sorpresa che si provava nel giocarlo.
Uno degli aspetti più ludici di queste riedizioni, infatti, era proprio quello di scoprire tutte le differenze (e miglioramenti) rispetto agli originali. Anche i dettagli più piccoli ci potevano lasciare un immenso senso di stupore. Oltretutto, questi “terzi giochi” inglobavano molti contenuti che, prima, erano unici di una o dell’altra versione. E già solo così milioni di ragazzini erano attirati da questa nuova versione. Perché diciamocelo: uno dei dubbi che più ci attanagliava da bambini era quale delle due versioni comprare (farsi regalare). Una volta fatta la propria scelta, non si poteva tornare indietro.
I Pokémon esclusivi sono uno degli esempi più lampanti: in Smeraldo si potevano catturare tutti i Pokémon di Hoenn, anche quelli che prima potevi ammirare solo nelle Squadre degli amici con la versione differente alla tua. Per non parlare dei cambiamenti alla storia del gioco. In Smeraldo, infatti, erano presenti entrambi i Team malvagi, sia il Magma che l’Idro. Questi combattevano tra di loro per portare a termine i loro terribili (e un po’ assurdi) piani, grazie agli incontrollabili poteri di Kyogre e Groudon. Ma ecco che, al climax del gioco, compariva lui: Rayquaza, disceso dai Cieli per sedare lo scontro tra i due Leggendari … per poi farsi rinchiudere dentro a una Sfera da un ragazzino impertinente.
Ormai ce ne siamo resi conto tutti e anche i più affezionati alla serie non possono non ammetterlo. I giochi Pokémon non sono più quelli di una volta. Di fronte a un comparto tecnico scadente e a un gameplay che pecca di creatività (perlomeno nella serie principale), non possiamo che rimpiangere i bei vecchi tempi. E Smeraldo incarna perfettamente questa nostalgia. Perché se ora per avere un gioco completo dobbiamo comprarci un DLC, in Smeraldo potevamo fare tutto quello che volevamo.
La quantità di contenuti era ridicolamente alta, senza che la loro qualità venisse scalfita. Game Freak aggiunse ben due zone per gli Allenatori che più volevamo mettere alla prova la forza della propria Squadra. Da una parte, il Monte Allenatori, pieno di sfidanti e puzzle da risolvere, dall’altra il Parco Lotta, che altro non era che un grade ampiamento della Torre Lotta, già presente in Rubino e Zaffiro. Qui potevate scontrarvi con Allenatori formidabili e sconfiggere tutti i Sette Assi, una sfida che in pochi riuscivano a superare.
Ma il gioco offriva ampie possibilità anche a chi aveva più interesse al Pokédex che alle lotte, con diverse zone per catturare Pokémon rari. Nella Torre Miraggio e nella Galleria Deserto potevate trovare i fossili di Johto e Kanto, mentre nella Grotta Artistica ci si poteva imbattere in Smeargle. Per non parlare della Grotta Mutevole, una cava in cui le specie di Pokémon che si trovavano dipendevano dall’Evento in corso.
Oltre a questi, si potevano anche catturare moltissimi Leggendari. Nella Grotta Terra e in quella Mare si potevano trovare Groudon e Kyogre, mentre al Monte Cordone (raggiungibile grazie ad un Biglietto Evento) ci si poteva imbattere in Ho-Oh e Lugia, le due mascotte di Oro e Argento. E non scordiamoci di Deoxys, uno dei leggendari più amati dai bambini di quei tempi, catturabile sono in Smeraldo nel corso di un Evento, che ci avrebbe permesso di catturarlo sull’Isola Materna risolvendo un piccolo puzzle. Senza dimenticare Latios e Latias, Regirock, Registeel e Regice. Una vera e propria abbuffata di leggendari!
Insomma, una vastità di contenuti di una qualità che oggi ci sogniamo, o che ci viene offerta come contenuto aggiuntivo. E se voi siete tra i fortunati che vissero quell’epoca, speriamo che la nostalgia non vi opprima troppo. Se, invece, nel 2004 eravate a malapena senzienti, fatevi un favore e recuperatevi questa perla. Se amate Pokémon, non potrete che adorare questo fantastico videogioco! Per altre articoli di questo tipo, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna e sulla nostra pagina Instagram! Cliccate questi link per altri articoli che vi potrebbero interessare:
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