di Gabriele Nostro
La magra del fiume Po di questo periodo porta con sé una notevole quantità di svantaggi; prima di tutto i danni, immensi, rivolti all’economia agricola che ruota attorno ai pressi del corso d’acqua. In secondo luogo la mancata concessione di rifornimento di energia idroelettrica e, infine, la desolazione dell’habitat fluviale, ormai reso spoglio e triste dalla privazione del suo componente essenziale: l’acqua.
Ciononostante è eccezionalmente possibile dire che non tutto è negativo. In questa occasione, infatti, la “nudità” del Po ha permesso di rinvenire nel suo letto dei relitti che sarebbero stati altrimenti inaccessibili.
Relitto (@Shutterstock)
La storia che proviene Po
Non si tratta del primo “regalo” che il canale ci concede, tuttavia si parla di uno dei più graditi nonché del più peculiare e inaspettato. Diverse navi dalle notevoli dimensioni sono riemerse dal proprio “nascondiglio”. I ritrovamenti sono stati effettuati sugli spiaggioni di Polesine Zibello, di Stagno Lombardo e di San Daniele Po.
Oglio Po News riporta che non è ancora stato possibile stabilire con certezza l’origine storica degli ex mezzi marittimi ma si sta lavorando per renderla nota. Le ipotesi nel frattempo si sprecano: potrebbero essere i resti dei caratteristici mulini del Po, le rovine di alcuni traghetti, le rimanenze di ponti di alcune barche, o addirittura parti di galeoni che, nei secoli passati, furono protagonisti di epiche battaglie lungo il Po.
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di Gabriele Nostro
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