di Redazione Network NCI
Quando si parla di Pixar, il pensiero va subito a storie indimenticabili, personaggi memorabili e momenti che hanno segnato l’infanzia — e non solo — di milioni di persone. Ma non tutte le produzioni dello studio hanno lasciato lo stesso segno. A raccontarlo sono gli utenti di Letterboxd, che con le loro valutazioni hanno costruito una classifica dei film Pixar dal meno al più amato. Un vero e proprio viaggio nei successi — e negli inciampi — di una delle case di animazione più influenti del nostro tempo.
In fondo alla classifica, ma non senza valore
Fanalino di cosa, al 28° posto, troviamo “Lightyear”. Nonostante l’ambizione di raccontare le origini dell’iconico Buzz Lightyear, il film non è riuscito a conquistare il pubblico, raccogliendo critiche su trama e tono. Poco più in alto troviamo “Il Viaggio di Arlo”, un film visivamente straordinario ma emotivamente poco incisivo. Seguono i capitoli meno riusciti del franchise “Cars“, con “Cars 2” e “Cars 3”, che, pur amati da un pubblico più giovane, non hanno entusiasmato gli spettatori più attenti alla qualità narrativa.
Anche sequel come “Alla ricerca di Dory”, “Toy Story 4” e “Gli Incredibili 2” non brillano in questa graduatoria: film che, pur tecnicamente impeccabili, non sono riusciti a replicare la magia dei loro predecessori. Alcuni titoli recenti come “Elemental” e “Red” si collocano nella parte bassa della classifica, probabilmente penalizzati da aspettative altissime e una competizione interna con capolavori di altissimo livello.
Salendo nella classifica, si iniziano a intravedere i primi film “di cuore”, quelli che, pur non perfetti, hanno saputo conquistare una fetta importante del pubblico. “Luca”, ad esempio, ha emozionato con la sua atmosfera estiva e il forte legame d’amicizia tra i protagonisti, mentre “Soul” ha diviso gli spettatori con la sua riflessione filosofica sulla vita e la passione, ma ha comunque ottenuto un posto nella top 10.
Entrando nella zona alta della classifica, emergono i grandi classici. “Toy Story 3” ha commosso con il suo addio alla vecchia infanzia, “Alla ricerca di Nemo” ha incantato con i suoi fondali animati e il viaggio di un padre alla ricerca del figlio, mentre “Gli Incredibili” ha rivoluzionato il concetto di film di supereroi in animazione. Insieme a “Monsters & Co”., che ha umanizzato le paure dei bambini in modo tenero e divertente, e “Up”, che ha strappato lacrime a chiunque abbia visto la storia d’amore tra Carl e Ellie.
I fantastici 4 della Pixar, secondo Letterboxd
A pochi passi dalla vetta troviamo “Toy Story”, il film che ha cambiato per sempre il cinema d’animazione nel 1995, e “Coco”, un’esplosione di colori, musica e sentimenti che ha saputo rendere omaggio alla cultura messicana e al valore della memoria. Al secondo posto c’è “WALL·E”, un film che osa, che parla pochissimo, ma dice tantissimo. Una storia d’amore tra robot, ma anche una potente denuncia ambientale e sociale, capace di emozionare senza usare parole. È il trionfo della semplicità e della poesia.
E infine, in cima alla classifica, il film che nessuno si aspettava forse così amato: “Ratatouille”. La storia del topo-chef Remy ha conquistato il cuore degli spettatori con una ricetta perfetta fatta di passione, sfida alle convenzioni e una profonda riflessione sul talento e sull’identità. Ambientato in una Parigi che profuma di sogni e di cucina, è il film Pixar più amato dagli utenti di Letterboxd. Non solo perché ben scritto e splendidamente animato, ma perché ricorda a ognuno di noi che “chiunque può cucinare” — ovvero, che chiunque può realizzare i propri sogni, indipendentemente da dove viene.
Questa classifica, più che un semplice elenco di voti, è uno specchio delle emozioni collettive. Racconta cosa ci ha fatto ridere, piangere, riflettere. E dimostra, ancora una volta, che Pixar non è solo intrattenimento: è cinema che tocca l’anima. Seguiteci su Nasce, Cresce, Streamma per rimanere sempre aggiornati sul mondo del cinema.
Articolo di Damiano Longo
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