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Perù, la squadra “di un Papa” giocherà in Serie A

di Alessandro Colepio

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Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay, Perù: tutti Paesi estremamente lontani da noi e dalla nostra percezione, tanto da portarci spesso a considerarli come un’unica entità, un corpus unico fatto di persone che condividono culture e tradizioni comuni. La realtà dei fatti è ben diversa: ognuna di queste nazioni ha una propria identità fortissima, originata dall’incontro fra i popoli indigeni e i colonizzatori europei.

Se proprio si vuole trovare un filo rosso che possa unire le 434 milioni di anime che popolano il continente sudamericano, lo si deve ricercare in due aspetti caratterizzanti delle culture popolari dalla Patagonia fino allo stretto di Panama: la fervente fede religiosa e l’amore incondizionato per il fùtbol.

Sebbene la nostra sensibilità europea fatichi a trovare un collegamento diretto fra questi due aspetti, in Sudamerica sono più vicini di quanto si pensi. Basti pensare all’attuale Pontefice, Papa Francesco I, che non ha mai nascosto la sua passione per il San Lorenzo, storico club argentino.

Con tutte queste premesse si riesce meglio a capire perché in Perù è nata 9 anni fa una squadra, il Deportivo Juan Pablo II College, in onore di papa Giovanni Paolo II. La società ha sede a Chongoyape e ieri ha vinto ai rigori la semifinale playoff di seconda divisione peruviana, conquistando l’accesso alla Liga 1.

Giovanni Paolo II (@Shutterstock)

Dai campi di provincia alla cima del Perù

Tutto inizia, come già detto, a Chongoyape, piccola città di 19mila abitanti situata nella provincia di Chiclayo. Qui ha sede l’Instituciòn Educativa Juan Pablo II College, un’istituto cattolico dedicato a Karol Wojtyla che nel 2015 fonda una squadra di calcio. All’inizio lo scopo è solamente quello di far giocare gli alunni, al pari di quanto avviene in alcune università italiane come la LUISS Guido Carli, la cui rappresentativa disputa il campionato di Eccellenza. Col passare degli anni, e per tenere il passo delle rivali, il club ha ottenuto il permesso di tesserare giocatori anche al di fuori dell’istituto.

La squadra, denominata Asociaciòn Club Deportivo Juan Pablo II College, tira i primi calci al pallone nella Liga Distrital de Chongoyape, una lega cittadina il cui vincitore guadagna l’accesso al campionato provinciale, il primo livello della cosiddetta Liga 2 peruviana. Nel loro sistema, l’accesso al professionismo si conquista più o meno come in NBA: c’è una fase regolare con cui le squadre si guadagnano l’accesso ad una sorta di playoff, i quali iniziano a livello distrettuale e dopo ogni turno fanno affrontare squadre sempre più distanti fra loro.

Nel 2023 il Juan Pablo II si qualifica per il torneo ad eliminazione diretta e supera in scioltezza la fase distrettuale, quella provinciale e quella dipartimentale. Il club si spinge fino alle semifinali nazionali, dove viene battuto dal San Marcos de Ancash ma guadagna comunque la promozione in Liga 2.

Arriviamo così alla stagione 2024, che in realtà deve ancora terminare: il Juan Pablo II termina il primo campionato di Liga 2 della sua storia al quinto posto, si qualifica per i playoff e vince la semifinale contro il Comerciantes FC ai rigori. C’è una finalissima da giocare, ma nonostante ciò l’accesso in Liga 1 è già archiviato: dopo solo 9 anni di storia, questo giovanissimo club ha raggiunto il massimo livello del calcio in Perù. Nel frattempo, questa storia sta facendo il giro del mondo e moltissimi appassionati non vedono l’ora di ammirare i calciatori scendere negli stadi più importanti di tutto il Paese, ovviamente con l’immagine di Giovanni Paolo II al centro dello stemma.

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