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Prime Video: aumento della pubblicità per il 2025

di Redazione NCI

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Il colosso dello streaming Prime Video vedrà un aumento della pubblicità per il 2025. Gli inserti pubblicitari sono stati aggiunti sulla piattaforma di Amazon solo da quest’anno. Per non vederla, occorre passare alla versione senza pubblicità attraverso un supplemento di 1,99€.

L’annuncio arriva direttamente dalla responsabile internazionale di Prime Video, Kelly Day. In un’intervista al Financial Times ha detto che “gli annunci pubblicitari aumenteranno un po’ di più nel 2025“. La Day ha letteralmente parlato di un “aumento del volume complessivo della pubblicità“. Bisogna capire se intende una maggiore durata degli annunci, un aumento del loro numero o una combinazione delle due cose.

La responsabile ha aggiunto che quest’anno la pubblicità è stata introdotta con “un carico molto leggero“. Inoltre, “le aspettative dei clienti, in termini di esperienza pubblicitaria, sono state superate“. La Day non ha rivelato quanti sono stati gli utenti ad effettuare la disiscrizione dalla piattaforma di streaming, ma si è limitata a parlare di “un numero molto più basso rispetto alle previsioni di Amazon“. Tuttavia, anche il numero degli utenti che hanno pagato l’aggiunta prevista per la rimozione delle pubblicità è stato inferiore a quello previsto dagli analisti, ovvero meno del 20%.

Un contraccolpo così basso è dovuto anche al fatto che Prime Video, a differenza di concorrenti come Netflix e Disney+, è un servizio compreso nell’abbonamento Prime di Amazon.

Prime Video: altre novità

Kelly Day ha inoltre affermato che Amazon “ha aumentato la spesa per i contenuti, soprattutto per quel che riguarda i diritti degli eventi sportivi in diretta“.

Per concludere, la Day ha dato un’altra informazione importante, sempre in ottica pubblicitaria. La responsabile ha parlato di “nuovi formati pubblicitari interattivi e “shoppable” su Prime Video“. Questi consentiranno allo spettatore di aggiungere direttamente i prodotti al carrello, e ad Amazon di convertire la pubblicità in vendite.

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Articolo di Salvatore Carboni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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