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Pechino avvolta dalle tenebre, l’agghiacciante spettacolo cinese

di Redazione NCI

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Pechino si tinge di nero e le tenebre impediscono i movimenti per tutta la città. È la conseguenza di un enorme e incontrollato uso del carbonio. L’ingente foschia che imperversa per la capitale cinese rappresenta il superamento di un limite (e forse anche di due).Pechino

La coltre di smog che contorna intere aree del continente Asiatico (oltre Pechino anche Shanghai, Tianjin e Harbin) é l’ennesima riprova che alcuni paesi del nostro mondo sono già indirizzati verso un’inevitabile crisi climatica. Mentre la maggior parte dei leader mondiali si sono riuniti in Scozia per i negoziati della COP26, il presidente cinese Xi Jinping ha scelto di non partecipare di persona, inviando un semplice comunicato scritto. A disprezzo del vertice globale inoltre, il paese del dragone continua a speculare sull’emergenza ambientale, non ponendo freni alla propria produzione di gas serra e inquinanti fossili.

A Pechino impazza l’emergenza

Secondo quanto riportato da “ScienzeNotizie” l’enorme manto di veleno irrespirabile riduce la visibilità a meno di 200 metri. Per tale motivo, le autorità locali hanno predisposto la chiusura di molte scuole e altrettante strade pubbliche. La concentrazione di materie contaminanti ha raggiunto livelli definiti “molto malsani” per l’uomo con concentrazioni di particolato PM 2,5 a 230 μg/m3, notevolmente superiori del limite di 15 μg/m3 indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di una sostanza molto pericolosa, perché in grado di penetrare in profondità nei polmoni e provocare patologie respiratorie anche molto gravi. Neanche l’ONU sembra poter porsi in mezzo tra i profittatori asiatici e la loro voglia di autodistruggersi; chissà se l’ammorbamento interno sarà in grado di smuovere qualcosa…

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di Gabriele Nostro

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