di Elia Mascherini

Come può una squadra di calcio italiana come il Parma avere un contenzioso legale con uno studio cinematografico? Chiaramente una domanda che tutti si sono posti almeno una volta nella vita. Scherzi a parte, vogliamo riportarvi un’assurda vicenda di violazione di proprietà intellettuale, che ha come protagonisti il Parma Calcio, e la Warner Bros.

SuperBuffon, l’eroe che salva il Parma… ma costa delle ammende!

Quando Gianluigi Buffon è tornato in quel di Parma, tantissimi anni dopo il suo passaggio alla Juventus, si è subito scatenato un clamore mediatico non indifferente. Sull’onda di questo interesse, i Ducali avevano annunciato il ritorno del portiere in pompa magna, lanciando un hashtag e una frase legati a Superman.

Nello specifico, il club aveva lanciato sui propri canali social l’hashtag “Supermanreturns”, aggiungendo anche l’iconica frase, ovviamente riferita all’alter ego di Clark Kent: “It’s a bird, it’s a plan, it’s…“. Sorprendentemente, lo studio cinematografico americano, che detiene i diritti sui film di Superman e sulla relativa proprietà intellettuale del personaggio dei fumetti, ha notato questo utilizzo non autorizzato.

Pertanto, stando alla ricostruzione di parmalive.com, i legali del club emiliano avrebbero ricevuto una lettera di contestazione dai colleghi americani, che hanno segnalato l’illecito. A quel punto, le due parti si sono accordate per un risarcimento, evitando così di finire in tribunale. Difatti, il Parma ha dovuto pagare 15 mila euro alla Warner per evitare procedimenti legali.

Warner Bros. (@Shutterstock)

Siamo sicuri che d’ora in avanti, i gialloblù saranno più accorti quando presenteranno un nuovo giocatore. D’altro canto, speriamo che i soldi incassati dalla WB siano utili a finanziare un film di Superman all’altezza delle aspettative.

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