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Parigi: studentessa statunitense partorisce in albergo e getta il bambino dalla finestra

di Redazione NCI

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In un hotel nella zona del 20° arrondissement di Parigi, una studentessa statunitense in viaggio-studio ha partorito, per poi gettare il neonato dalla finestra dell’albergo in cui alloggiava. La ragazza è stata condotta in ospedale e posta in stato di fermo dalla polizia, mentre il piccolo è morto dopo la caduta dal secondo piano.

La vicenda

Allertati dalle urla, i testimoni hanno avvertito le autorità, così che il neonato venisse soccorso, purtroppo inutilmente. La madre sarebbe  una studentessa statunitense in viaggio studio con altri connazionali. Informata dei fatti, la procura di Parigi ha immediatamente aperto un’inchiesta e ha affidato le indagini agli agenti della Brigata di protezione dei minori (BPM) della polizia giudiziaria di Parigi.

“Le indagini sono appena iniziate e le circostanze precise di questo dramma devono ancora essere chiarite – ha confidato al giornale parigino Paris-Match una fonte – Non si sa ancora se si tratti di un caso di negazione della gravidanza“.

La negazione della gravidanza

Si tratta di un fenomeno per cui una donna non si accorge di essere incinta, e ciò ha forti ripercussioni psicologiche. Può essere parziale (la donna se ne accorge prima del parto) o totale. Ciò si verifica nel cervello della donna, che nasconde la gravidanza e impone a tutto il corpo di comportarsi di conseguenza (ad esempio il ciclo mestruale continua, il peso rimane stabile, la pancia non si gonfia ma il feto si sviluppa in verticale,… ). Le conseguenze psicologiche della negazione della gravidanza per le madri sono molto pesanti: la prima reazione è il panico, accompagnato da una sensazione di confusione; alcune donne non hanno la prontezza di spirito per fornire cure tempestive al neonato. Pertanto la morte del bambino può avvenire accidentalmente (ovviamente non in questo caso, visto il gesto della donna).

La negazione di gravidanza è un fenomeno ancora poco conosciuto, che non è inserito nel codice penale. In caso di abbandono o infanticidio, spetta al giudice decidere se la negazione di gravidanza costituisce un’attenuante.

 

Fonti: Tgcom24, Paris Match ed Al Femminile

Articolo di Noemi Barlocco per Nasce Cresce Ignora

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