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Palermo: “Apertura tappo, 8 euro”, scoppia la polemica per un “sovrapprezzo” di un’enoteca

di Lorenzo Peratoner

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Un curioso equivoco originatosi da una particolare dicitura nello scontrino di un’enoteca di Palermo è diventato virale sui social, tale da far intervenire i responsabili del locale. All’origine dell’incomprensione, infatti, ci sarebbe il pagamento di 8 euro aggiuntivi per “apertura tappo“; tuttavia, sotto questa dicitura, si nasconderebbe ben altro…

Palermo: l’indignazione social e i motivi del “sovrapprezzo”

Il caso in questione è avvenuto a Palermo, in un’enoteca che sorge lungo il molo del capoluogo siciliano. Dinanzi a uno scontrino di 49 euro, infatti, un cliente avrebbe sollevato una questione circa la seguente dicitura: “Apertura tappo: 8 euro“; sulla carta si tratterebbe di un sovrapprezzo notevole, considerando la relativa semplicità nello stappare una bottiglia di spumante che, dal valore di 17 euro, è salita a 25 euro.

Una volta pubblicata sui social la foto dello scontrino, si è generato un putiferio di indignazione; a stemperare gli animi è intervenuto direttamente uno dei responsabili del locale che, sollecitato da BlogSicilia, ha rivelato l’arcano.

I motivi principali del presunto sovrapprezzo, infatti, sarebbero due; da una parte, l’apertura di una bottiglia la renderebbe inutilizzabile per gli altri clienti e, considerando un eventuale mancato consumo del suo contenuto per un gusto soggettivo, si rivela necessario pagare l’apertura del tappo.

L’altro motivo, invece, sottolinea che la bottiglia consumata al tavolo costa di più rispetto a quella che, ad esempio, si può acquistare in un supermercato, per via del servizio completo che va oltre alla mera vendita di una bottiglia. Ciò che rientra sotto la dicitura di “apertura tappo“, quindi, consisterebbe nel coperto e nel servizio, come si paga in un qualunque ristorante. Tuttavia, di fronte alle numerose critiche, sembra che i responsabili vogliano puntare a una migliore comunicazione dei servizi, così da evitare in futuro una nuova polemica che, sottolinea il responsabile, “è da ritenersi del tutto sterile”.

Fonti: Il Messaggero; BlogSicilia

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