di Redazione NCI
In Pakistan, nella provincia del Punjab, è scattata l’emergenza sanitaria dovuta all’eccessivo smog. Le città di Lahore e Multan, come riportato anche da TGCOM24, sono adesso sottoposte ad un lockdown simile a quello dovuto per il covid.
Nelle due grandi città, avvolte per settimane da nubi tossiche, sono state chiuse le scuole fino a data da destinarsi, sono stati anche cancellati i permessi per il personale sanitario e i ristoranti adesso chiudono alle 16, mentre le pietanze d’asporto sono disponibili fino alle ore 20.
Inoltre il funzionario locale Marriyum Aurangzeb ha dichiarato: “Lo smog è attualmente un disastro nazionale, non sarà tutto finito in un mese o in un anno. Valuteremo la situazione dopo tre giorni e poi annunceremo un’altra strategia”.
L’aria peggiore di sempre a Lahore
In alcune zone della città di Lahore, che conta 11 milioni di abitanti, il valore di qualità dell’aria ha superato i 600 punti. Qualsiasi valore che superi i 300 punti è considerato pericoloso.
Stando a quanto dicono gli esperti il tasso così elevato di smog è il risultato di un enorme numero di veicoli, di lavori edili e industriali, ma anche della combustione delle colture che avviene all’inizio della stagione invernale di semina del grano.
Secondo il centro meteorologico del Pakistan, nei prossimi giorni sono previste piogge e forti venti che aiuteranno ad abbassare il livello di smog in alcune aree del Punjab.
Per il professore del Jinnah Hospital di Lahore e all’Allama Iqbal Medical College Muhammad Ashraf, la situazione è molto grave e dice che il governo deve adottare delle misure prima che sia tardi: “Si tratta di un’emergenza più grave di quella del Covid, perché ogni paziente soffre di infezioni alle vie respiratorie e la malattia è diffusa a livello di massa”.
Una situazione sicuramente molto pericolosa quella che sta affliggendo in queste settimane le città di Lahore e Multan e che ci auguriamo che possa finire nel più breve tempo possibile.
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Un articolo di Gianni Cassarà
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