La telenovela Napoli-Osimhen è finalmente giunta al termine, ma certamente non nella maniera che le due parti e i tifosi si aspettavano. Il centravanti nigeriano, capocannoniere e trascinatore nella stagione culminata con la vittoria dello Scudetto, si accaserà in prestito al Galatasaray, dove andrà a comporre un tridente di assoluto rispetto insieme ad un altro ex Napoli, Dries Mertens, e a Mauro Icardi.
Un epilogo sicuramente inaspettato: se un anno fa qualcuno avesse detto che uno dei migliori centravanti del mondo sarebbe finito a giocare nel campionato turco a 25 anni, probabilmente gli avremmo riso in faccia. Ma si sa, le strade del calciomercato sono più complicate del previsto ed è così che, nel giro di un estate, Victor Osimhen è passato dall’essere uno dei giocatori più desiderati in Europa al dover trovare una soluzione provvisoria pur di continuare a giocare con continuità.
Andiamo per gradi. Tutto comincia durante la scorsa stagione, forse la più travagliata nella storia recente del Napoli. Osimhen non trova il feeling giusto con nessuno dei tre allenatori passati sulla panchina azzurra –Garcia, Mazzarri, Calzona– e finisce al centro di una bufera mediatica quando litiga (in circostanze poco chiare) con la società, decidendo poi di rimuovere da Instagram tutte le foto con la maglia del Napoli addosso.
Nonostante tutto, nella scorsa stagione il centravanti nativo di Lagos registra 17 gol e 4 assist in 32 presenze stagionali. I numeri sono ancora quelli di un grande attaccante, ma la testa del numero 9 è già lontana da Napoli: De Laurentiis, da buon affarista qual è, intorno allo scorso Natale si accorda con l’entourage di Osimhen e lo convince a firmare il rinnovo fino al 2026 per 11 milioni di euro all’anno con annessa clausola rescissoria da 130 milioni. In questo modo la società, almeno nelle proprie idee, si sarebbe tutelata e avrebbe avuto un introito consistente e sicuro da una cessione che era ormai preannunciata.
La stagione finisce, arriva l’estate e il Napoli inizia a muoversi sul mercato. Parte qualche esubero, arrivano nuovi giocatori, eppure Osimhen rimane sempre nella rosa azzurra. Non è chiaro se sia stata rifiutata qualche offerta o se non ne fosse arrivata neanche una, fatto sta che nessun club europeo si è dimostrato disposto a sborsare i 130 milioni di euro richiesti dalla società azzurra. Il nigeriano vive gli ultimi giorni di agosto in una sorta di limbo: mister Conte chiarisce subito che non ci sono i presupposti per un reintegro in rosa e pochi giorni dopo arriva Lukaku, sancendo di fatto la fine del rapporto fra il Napoli e il suo numero 9.
Purtroppo per il nigeriano, il calciomercato dei maggiori campionati europei chiude il 31 agosto e lui, entro quella data, non è riuscito a trovarsi una sistemazione diversa. Ecco quindi le due alternative: rimanere fuori rosa per tutta la stagione oppure accettare l’offerta del Galasaray, un prestito secco con copertura dello stipendio a carico dei turchi. La scelta è stata semplice.
L’ex numero 9 del Napoli è volato in Turchia, ha effettuato le visite mediche e si è unito ufficialmente alla rosa del Gala. In questa stagione vestirà la maglia numero 45, come Balotelli all’Adana Demirspor, e dovrà caricarsi sulle spalle il peso della manovra offensiva dei giallorossi. Ad Istanbul è già esplosa la Osi-mania: i tifosi del Galatasaray, famosi per il proprio calore, non vedono l’ora di urlare allo stadio il nome del loro nuovo beniamino.
Tutto è bene quel che finisce bene, specialmente grazie alla grande mossa di De Laurentiis prima di chiudere l’affare col club turco. Osimhen ha firmato un altro rinnovo, fino al 2027, con clausola fissata ad 80 milioni di euro. Il rinnovo serve non solo ad evitare che il giocatore arrivi in scadenza, ma anche ad attirare offerte da parte dei top club europei. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Osimhen avrebbe anche fatto inserire una clausola che gli permetterebbe a gennaio di unirsi ad uno di dieci club -da lui preventivamente indicati- dietro pagamento della clausola rescissoria al Napoli e di un bonus al Galatasaray. Insomma, se Victor dovesse performare come ci ha abituato, la sua esperienza in Turchia potrebbe essere più breve del previsto.
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