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ONU: creato il comitato di esperti sull’IA

di Agostino Lenzi

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L’ONU ha creato un comitato di 39 persone dedicato all’intelligenza artificiale, che ha avuto la prima riunione venerdì 27 ottobre. Ciò segna dunque l’insediamento ufficiale del comitato per la nuova tecnologia dell’intelligenza artificiale.

Il nuovissimo comitato dell’ONU

Le persone che compongono il nuovo comitato dell’ONU per l’intelligenza artificiale sono 39 e avranno come capo Amandeep Singh Gill ossia l’inviato per la tecnologia del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guiterres. Tra i membri del comitato emergono alcune personalità come quella di padre Paolo Benanti, docente all’università gregoriana Pontificia , con il ruolo di consulenza al governo italiano riguardo l’intelligenza artificiale. Tra i maggiori esponenti del gruppo troviamo anche James Manyica, ossia vicepresidente di Alphabet o anche l’eurodeputata olandese Marietje Schaake. In particolare risalta la figura di Mira Murati la responsabile del gruppo di ricerca Openai, la startup che ha creato ChatGPT. Ma non solo, si possono trovare aziende già affermate come Microsoft e anche alcune più nuove come Hugging Face.

Gli obbiettivi del comitato

Tra gli obbiettivi del nuovo comitato ONU ci sarà quello di fare il punto della situazione sui rischi e sui benefici che comporta l’intelligenza artificiale. Un’operazione che avrà bisogno di tanto tempo, che però manca. Infatti le Nazioni Unite vogliono avere informazioni entro la fine dell’anno. Singh Gill ha parlato di quanto sia importante raggiungere nel breve tempo una decisione riguardo alla IA, poiché “Metà della popolazione mondiale andrà a elezioni il prossimo anno – gli Stati Uniti, l’Unione europea, l’India e molte altri paesi – e oggi vediamo esempi di deepfake più facili da produrre e molto più convincenti. Non c’è più bisogno di avere un’enorme bot farm, si può sfruttare l’AI generativa. Se non riusciamo più a distinguere la verità dalle menzogne, si avvelena tutto il processo democratico. È un rischio reale. Dobbiamo pensare oltre le soluzioni tecniche e alle responsabilità condivisa tra sviluppatori, utenti e pubblico”.

Il vero problema da risolvere per il nuovo comitato sarà quello di mettere d’accordo tutti i paesi del mondo riguardo l’IA. Infatti tutti i paesi si stanno organizzando da soli dotandosi di regole autonome, come per esempio in Cina o in Gran Bretagna.

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