Uno dei prodotti più attesi per quanto riguarda la saga di Star Wars era la serie TV su Obi-Wan Kenobi. Nel cast ritroviamo volti a noi già noti come Ewan McGregor e Hayden Christensen a riprendere i loro rispettivi ruoli come Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker/Darth Vader. Diretta da Deborah Chow e ideata da Joby Harold, la serie ha 6 episodi, tutti disponibili su Disney+.
Ambientata 10 anni dopo i tragici eventi di “Episodio III: La Vendetta dei Sith“, la serie vede come protagonista il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, che dopo l’ordine 66 si è ritirato su Tatooine per sorvegliare un giovane Luke Skywalker. Una richiesta d’aiuto lo porta però ad affrontare un viaggio che lo porterà inevitabilmente fianco a fianco con il suo passato. Questa è la trama generale di Obi-Wan Kenobi, che fortunatamente non risulta forzata nell’universo di Star Wars e che a conti fatti non rompe nessuna regola dell’attuale canon della saga. I fan riceveranno un prodotto per niente banale e piacevole, pieno di scontri e con molti riferimenti ad una trilogia prequel che ha lasciato il segno (nel bene e nel male).
Come già anticipato tra i principali antagonisti troviamo Darth Vader. La gestione del suo personaggio è probabilmente la parte migliore della serie. Troviamo un Vader minaccioso, letale, ma allo stesso tempo tormentato e ossessionato dal desiderio di mettere fine allo scontro con il suo vecchio maestro. Al fianco del Sith troviamo per la prima volta in live action gli inquisitori. In particolare Il Grande Inquisitore, Il Quinto fratello (personaggi già conosciuti in Star Wars: Rebels) e la nuova arrivata, Reeva, la Terza Sorella. Se i primi 2 hanno un ruolo abbastanza marginale alla storia, la terza sorella è una sorta di secondo antagonista. Assetata di vendetta e di potere, è disposta a tutto pur di compiere il suo folle piano. Purtroppo come vedremo, lei sarà un antagonista anche per il giudizio positivo della serie.
Dopo 2 episodi molto calmi ma godibili, dove ci viene introdotto il personaggio della piccola Leia Organa, la serie entra nel vivo dell’azione. I punti di forza sono proprio la piccola Leia, Kenobi e Vader. La principessa di Alderaan ricorda esattamente quella che abbiamo imparato ad amare nei film originali, sia a livello estetico ma anche comportamentale. Obi-Wan è lo stesso che abbiamo visto alla fine di Episodio III, raggiungendo anche il suo prime nel finale della saga. Darth Vader invece è in una sorta di veste nuova, dove è ancora un apprendista dell’imperatore a tutti gli effetti ed è molto condizionato dal suo passato da Anakin Skywalker.
I problemi arrivano con il personaggio di Reeva. Ha un inizio interessante, ma che va totalmente ad appiattirsi nella seconda metà della serie. Tutte le scene peggiori la vedono come protagonista, specialmente nell’episodio 4, dove lei è particolarmente presente. Sempre in questo episodio troviamo poi la peggiore gestione dell’impero, con i soldati anche più stupidi del solito, in una maniera addirittura poco credibile. Fortunatamente nelle ultime puntate la serie si riprende completamente, tanto da regalare gli scontri con spade laser migliori dell’epoca di Star Wars gestita da Disney.
Il comparto tecnico non delude, ma poteva sicuramente essere meglio. Ottima la CGI per quanto riguarda gli scontri ed apprezzatissima la scelta di usare trucco o armature reali al posto della Computer Grafica (per esempio le armature dei Cloni nei flashback). Incomprensibili però altre scelte, come quella di non ringiovanire Christensen nei flashback da Anakin Skywalker. Tutte le volte che appare si vede lontano un miglio che l’attore non ha più i 19 anni che invece la sua controparte dovrebbe avere.
Eppure dopo il lavoro fatto sempre da Lucasfilm con Mark Hamill in “The Mandalorian“, potevano tranquillamente ringiovanirlo. Delude leggermente il comparto audio invece. Non che sia brutto o non azzeccato, ma raramente troviamo raramente delle colonne sonore memorabili, tra l’altro tutte concentrate nel finale di stagione. Il doppiaggio (non considerando qualche scivolone in fase di editing, prontamente aggiustato) non delude. Sono state riprese le stesse voci e le stesse intonazioni della trilogia prequel ove possibile, con la sorprendente aggiunta di Luca Ward come Darth Vader.
La serie più attesa dai fan della saga ha rispettato le altissime aspettative? Più o meno. Se da una parte sono stati riportati a schermo personaggi a lungo aspettati dai fan, con uno scontro finale degno di essere chiamato tale, dall’altra abbiamo una scrittura che perde colpi in alcuni punti, rendendo la serie non coesa. In fin dei conti ci troviamo dinnanzi ad un prodotto sicuramente migliore di “The Bad Batch” o “The Book of Boba Fett“, ma purtroppo non raggiunge quella che sembra oramai l’inarrivabile “The Mandalorian”
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