di Redazione Network NCI
Più di 200 animali e una signora di 95 anni sono stati portati fuori da una casa insalubre a New York. Averli fatti vivere tra escrementi e immondizia ha portato al fermo di Samantha Boyd, 57 anni, operatrice per la riabilitazione della fauna selvatica, e del suo compagno.
La casa dell’accumulatore compulsivo
È in questo modo che l’attivista John di Leonardo denuncia la realtà nascosta dietro la facciata di un “rifugio per animali”. Gli animali erano infatti stati presi da Boyd, la quale aveva una licenza come riabilitatrice di animali selvatici, con il pretesto di aiutarli. La realtà mostra però un abuso di questa licenza, che l’ha portata ad accumularli in condizioni invivibili.
La signora
Oltre al maltrattamento degli animali, è vittima anche una signora di 95 anni, la madre di Boyd, che è rimasta intrappolata lì a causa della troppa sporcizia. “Era intrappolata principalmente al piano di sopra e ci è voluto un po’ per tirarla fuori di casa“, ha dichiarato Ray Tierney, avvocato distrettuale della contea di Suffolk.
Gli animali
Sono più di 200. Vivevano in condizioni di grave sovraffollamento in gabbie all’interno dell’abitazione, con cibo e acqua in condizioni igieniche pessime. Si tratta di galli, scoiattoli, anatre, piccioni, quaglie, conigli, corvi, oche, pappagalli, furetti, porcellini d’India, ricci, gatti, cani, tartarughe e tacchini.
Le autorità hanno scoperto il reato dopo aver ricevuto una denuncia per un possibile e anomalo numero di animali in casa. All’arrivo degli agenti l’abitazione era infestata da insetti, ragni e parassiti, oltre a cumuli di spazzatura che rendevano alcune aree impraticabili.
Il team per la sicurezza biologica, ambientale e animale del procuratore distrettuale ha coordinato il salvataggio degli animali con diverse organizzazioni no-profit, e molti saranno disponibili per l’adozione dopo le cure. Non tutti potranno essere salvati: gli ufficiali hanno dichiarato che un certo numero di animali si trovava in una situazione così grave da dover essere soppressi.
Fonti: The NewYorker e TgCom24.
Articolo di Noemi Barlocco per Nasce Cresce Ignora.
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