di Redazione NCI
Il film d’animazione cinese Ne Zha 2 ha raggiunto un traguardo storico, diventando il quinto film con il maggiore incasso di tutti i tempi. Con un guadagno totale di 2,085 miliardi di dollari, ha superato Star Wars: Episodio VII – Il Risveglio della Forza, che aveva raggiunto 2,07 miliardi.
Un successo senza precedenti
Il mercato cinese è stato la chiave del successo per Ne Zha 2, con oltre il 98% delle entrate provenienti dal paese asiatico. Negli Stati Uniti, altro mercato in cui è stato rilasciato il film, ha guadagnato circa 31 milioni di dollari, segno che il fenomeno è ancora prevalentemente locale. Tuttavia, se dovesse essere distribuito su larga scala nei mercati internazionali, tra cui l’Italia, il film potrebbe raccogliere ancora più successo.
Il prossimo grande traguardo per Ne Zha 2 è superare Titanic, che occupa la quarta posizione con 2,264 miliardi di dollari. Per farlo, il film dovrà incassare altri 180 milioni di dollari, una sfida difficile ma non impossibile.
Un fenomeno culturale
Ne Zha è un personaggio della mitologia cinese, noto per il suo spirito ribelle e le sue battaglie contro le forze del male. È stato il romanzo Fengshen Yanyi del sedicesimo secolo a ispirare il regista Jiaozi nel realizzare il primo film, Ne Zha (2019), che ha incassato oltre 700 milioni di dollari, diventando il film d’animazione cinese di maggior successo fino a quel momento. Con Ne Zha 2, la saga ha consolidato il suo status come uno dei franchise animati più redditizi della storia.
La casa di produzione che ha realizzato il primo film è di proprietà del regista stesso, e stupisce che questa sia stata la sua pellicola d’esordio, oltre all’assenza di attori molto noti nel cast, cosa che comunque non ha intaccato il successo del progetto.
Il successo di entrambi i film dimostra la crescita dell’industria cinematografica cinese, che sta guadagnando sempre più influenza globale. Resta da vedere se Ne Zha 2 riuscirà a scalare ulteriormente la classifica dei film più redditizi di tutti i tempi.
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Articolo di Mattia Rea.
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