Primo e unico premio Oscar alla regia vinto da Martin Scorsese, The Departed è anche il protagonista dell’NCS Consiglia di oggi. Forte di un cast a dir poco stellare e di una regia ammirabile, l’opera del regista americano ha riscritto le regole dei film sulla malavita americana. Un tema molto caro a Scorsese, che affronterà la mafia statunitense quasi 15 anni dopo con The Irishman.
The Departed è ambientato nella fredda città di Boston, terra natale di alcuni dei più pericolosi mafiosi della storia. Tra questi Francis “Frank” Costello, spietato boss della temuta mafia irlandese, a capo di alcuni dei traffici più loschi della regione. Tra le fila della sua banda cresce anche Colin Sullivan, che anni dopo diventerà una promettente recluta della polizia di stato del Massachusetts
A far parte del corpo di polizia c’è anche William “Bill” Costigan, le cui radici affondano nello stesso terreno di Sullivan. Come il secondo è infatti figlio della malavita bostoniana, ma cerca riscatto tramite una carriera nelle forza dell’ordine. Ma quando viene scartato perché ritenuto inadatto, l’unica strada percorribile è unirsi sotto copertura agli uomini di Costello, per incastrarlo e arrestarlo. Costigan non sa però che il terribile boss ha già una talpa tra i poliziotti, lasciando così aperta una pericolosa fessura.
Oltre alla trama ricca di colpi di scena e doppi giochi da parte dei protagonisti, la forza di The Departed è senza dubbio il suo incredibile cast. Agli ordini di Martin Scorsese troviamo infatti Leonardo DiCaprio nel ruolo di Bill Costigan, Matt Damon come Colin Sullivan e Jack Nicholson nei panni del boss criminale Frank Costello.
In aggiunta ai protagonisti della storia, tra gli interpreti del film troviamo anche Mark Wahlberg, Vera Farmiga, Martin Sheen e Alec Baldwin; ciascuno di loro interpreta il proprio ruolo alla perfezione, che sia quello di una psichiatra come la Farmiga o un tenace sergente di polizia come Whalberg.
La direzione di Scorsese non lascia nulla al caso, chiudendo tutte le trame secondarie e minori che i singoli personaggi aprono durante il film. Fino all’ultimo istante non è poi chiaro come la pellicola possa finire, terminando con uno dei più grandi colpi di scena dell’intera storia del cinema. Complimenti certo non destinati a perdersi nel vuoto, come confermato dalla vittoria del regista agli Oscar 2006 nella categoria miglior regia.
Un film quindi caldamente consigliato, da guardare prestando attenzione ad ogni singolo dettaglio per provare ad anticipare le sorprese che verranno. Spesso con magri risultati.
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