Come tutti sappiamo, molto spesso si scoprono videogiochi di cui non avevamo mai sentito parlare, ma che riescono a stupirci. Oggi infatti, vi consigliamo un titolo, disponibile su tutte le piattaforme, che potreste non conoscere, ma che riesce a tenere incollati allo schermo: Call of Cthulhu. Ispirato ai GdR da tavolo con carta e penna, questo titolo survival horror ci porta nell’universo delle opere di Lovecraft sui miti dei Grandi Antichi
Nel gioco impersoneremo Edward Pierce, un investigatore privato con la licenza a rischio. Il suo unico modo per salvarla è accettare un nuovo caso, ed è proprio ciò che ci porterà a Darkwater, un villaggio di cacciatori di balene situato nella costa orientale degli Stati Uniti. Il caso accettato ci chiederà di investigare sulla morte della famiglia Hawkins, sparita in un incendio nella loro villa. Il padre della signora Hawkins non è però convinto della versione dei fatti fornita dalle autorità, ed è per questo che noi dovremo investigare. Da qui, inizierà la nostra avventura.
Il gioco è un survival horror con elementi GdR basato pesantemente sulla narrativa. Infatti, anche nei momenti che sembrano un po’ più “freddi”, riesce a tenere incollati allo schermo, ansiosi di sapere il continuo della storia. Durante la nostra avventura ci imbatteremo in diversi nemici, che purtroppo non potremo combattere. In queste situazioni può sembrare anche simile al famosissimo horror Outlast.
Avremo anche un elemento di gameplay interessante, la sanità mentale, che scenderà con ogni visione surreale a cui il nostro Edward andrà incontro, oppure raccogliendo indizi sulla storia dell’isola. Seppure durante la storia potrebbe sembrare che conti poco (cosa che può anche essere considerata un difetto), in realtà non è così. La sanità mentale influirà sul finale del gioco, in quanto ce ne sono diversi.
Il lato tecnico è quella che sembra essere la sua più grande mancanza: pur essendo uscito non troppo tempo fa, nel 2018, non è niente di eccezionale da guardare, ma soprattutto gira a 30fps, anche su next gen. L’unico miglioramento di cui possono attualmente godere PS5 e Xbox Series X/S sono i tempi di caricamento, ampiamente migliorati rispetto alle console old gen.
Insomma, possiamo dire che sicuramente non è un tripla A, ma allo stesso tempo non merita nemmeno di essere considerato come un brutto gioco. Nel titolo di Cyanide la storia infatti è ottima, e riuscirebbe ad intrattenere anche chi non è amante del genere, tuttavia sappiamo che per molti il comparto tecnico è altrettanto importante. In ogni caso, visto il suo prezzo non eccessivo di 20€, consigliamo di provarlo.
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