di Cristian Castellini

Il rapporto fra la tifoseria del Napoli e la città di Verona non è notoriamente dei migliori. E oggi questa rivalità ha concretamente rischiato di riaccendersi nel peggiore dei modi.

I vari avvenimenti

Una volta arrivati in città, come riportato anche da La Gazzetta dello Sport, alcuni ultras del Napoli hanno iniziato a cercare modi per “accendere la miccia”. In mattinata un gruppo di questi ha ingaggiato una porzione della tifoseria organizzata veronese, dando il via a una rissa contenuta dall’intervento delle forze dell’ordine. Una volta sedata la disputa, gli agenti hanno identificato i 36 ultras partenopei coinvolti, e il Questore di Verona Roberto Masucci ha punito questi ultimi con Daspo e allontanamento dalla città veneta.

Poco dopo, verso il finire della mattinata, le forze dell’ordine sono dovute intervenire nuovamente per impedire a un folto gruppo di ultras di dirigersi verso il mercato che si tiene ogni sabato nei pressi dello stadio. La tifoseria ha risposto all’attacco degli agenti con fumogeni e lancio di petardi, causando inevitabili scontri fra le due parti. Sono state identificate circa 100 persone e comminati diversi Daspo.

Al Quadrante Europa, distretto industriale alle porte della città, le forze dell’ordine hanno fermato 300 elementi del tifo organizzato napoletano potenzialmente pericolosi che erano diretti verso lo stadio. Sono stati perquisiti e fermati, onde evitare spiacevoli inconvenienti in una zona già calda come quella del “Bentegodi“.

Conclusioni

Le tifoserie organizzate spesso scaldano i cuori di tutti gli appassionati di calcio con cori, coreografie mozzafiato e la conseguente atmosfera che creano. Detto questo, è sacrosanto disciplinare i movimenti ultras, spesso casa di elementi violenti che macchiano il mondo dello sport. Insomma, è giusto tifare la propria squadra come si vuole, senza però interferire nella vita quotidiana delle persone a cui il calcio magari non interessa.

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