di Gianmichele Trotta
Questa è la storia di Rita, una ragazza di 28 anni che, alla ricerca di un appartamento a Napoli, si è vista chiudere le porte in faccia da un comportamento disgustoso e retrogrado che sembra ancora più triste nel mese in cui si celebrano proprio i diritti della comunità LGBTQ+. Scatta subito la denuncia da parte della ragazza presso Antinoo Arcigay, associazione che da anni lotta a favore dei diritti civili.
“Ospito coppie eterosessuali, puliti e referenziati”
Erano settimane che Rita, 28enne originaria di Benevento, cercava un appartamento più comodo e spazioso in cui abitare con la sua compagna, di 4 anni più grande di lei. Quando la ragazza trova finalmente un alloggio che crede fare al caso suo, si prodiga immediatamente nel contattare la proprietaria. Mai si sarebbe aspettata dei risvolti del genere.
Come è possibile leggere dagli screen di denuncia della ragazza, la proprietaria dell’appartamento si è inizialmente informata sulle referenze dei suoi probabili ospiti. Poi arriva una scottante allusione dopo l’affermazione della ragazza di non essere sola: “Lui che lavoro fa?“. La risposta alla domanda ha cambiato irremovibilmente le intenzioni della proprietaria di casa che ha subito cambiato atteggiamento.
“Non ho nulla contro, ma al massimo ospito coppie eterosessuali e studenti. Puliti e referenziati.“
All’obiezione della ragazza che le cose non sarebbero cambiate, che lei e la sua compagna, essendo entrambe lavoratrici, avrebbero potuto garantirle gli stessi soldi e pagamenti sempre puntuali, la donna risponde: “così faccio io” per poi invitare Rita a cercare altrove. Quell’odioso “Io non ho nulla contro ma”, motto sempre presente in un Paese ancora nel medioevo su questi argomenti.
La denuncia ad Antimoo Arcigay Napoli
Subito arriva la denuncia, già anticipata, presso l’associazione per i diritti civili Antinoo Arcigay di Napoli. In un messaggio a quest’ultima Rita scrive:
“Mi sento davvero triste, arrabbiata, sconvolta dal fatto che una persona nel 2022 abbia il coraggio di scrivere palesemente che nel suo appartamento possono alloggiare solo eterosessuali: ma scherziamo? Non sono una stupida e sono sicura che c’è gente su gente che pensa queste cose ogni giorno, la questione sconvolgente è che questo malsano pensiero venga esplicitato come un commento qualsiasi“.
Antonello Sannino, vicepresidente dell’associazione dice: “Purtroppo ciò che emerge è solo la punta dell’iceberg di una violenza molto più diffusa di quanto possa apparire“; continua poi “non si denuncia per una molteplicità di fattori, sociali, economici, politici, religiosi, personali e familiari, ma è necessario far emergere tanto odio e denunciare sempre“. Conclude Sannino esprimendo la volontà di chiedere alla regione di “costruire presto l’osservatorio LGBT previsto dalla legge regionale approvata nel 2020“.
La redazione di Nasce, Cresce, Ignora manifesta tutto il proprio supporto alle persone che, come Rita, devono lottare ogni giorno contro queste malsane e inutili discriminazioni.
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