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Mr Harrigan’s Phone, la recensione: un altro deludente adattamento di Stephen King

di Filippo D'Agostino

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Disponibile su Netflix da mercoledì 5 ottobre Mr Harrigan’s Phone è un film diretto e scritto da John Lee Hancock. La pellicola è ispirata a una delle storie tratte da “Se scorre il sangue“, libro del maestro dell’horror Stephen King. Nel cast troviamo Jaeden Martell, Donald Sutherland, Joe Tippett, Kirby Howell-Baptiste, Cyrus Arnold, Colin O’ Brien, Thomas Francis Murphy e Peggy J. Scott.

Tra i produttori vediamo dei nomi molto interessanti sia per il piccolo che per il grande schermo a tema horror, come Jason Blum e Ryan Murphy. Quest’ultimo è noto per aver sviluppato prodotti come American Horror Story, Ratched e il più recente “Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer” (qui trovate la nostra recensione). Inoltre, la pellicola è prodotta da “Blumhouse Productions“, casa di produzione cinematografica che quest’anno ha portato l’interessante Black Phone (qui trovate la nostra recensione), film ispirato a un libro di un componente della famiglia King, Joe Hill, figlio di Stephen.

Mr Harrigan’s Phone, la trama del film

La pellicola si svolge nel 2008, esattamente nel periodo in cui il primo iPhone inizia a spopolare in tutto il mondo. La trama vede come protagonista Craig (Jaeden Martell), un giovane ragazzo delle superiori che fin da quando era bambino leggeva libri al solitario e milionario anziano John Harrigan (Donald Sutherland). I due, durante i vari anni, finiscono per fare amicizia e conoscere le proprie passioni. Il giovane Craig regala al signor Harrigan un iPhone.
Passano gli anni e le condizioni di Harrigan peggiorano, tanto da portare alla sua morte. Craig mette all’interno della bara del signor Harrigan il suo cellulare e, successivamente, il giovane inizierà a mandare dei messaggi in segretaria al numero del morto lamentandosi delle persone che gli provocano fastidio. Da lì in poi diversi “nemici” di Craig inizieranno a morire misteriosamente.

Un film con un genere totalmente diverso

La pellicola diretta da Hancock ci anticipava un interessante horror ispirato a un’ottima storia firmata da King. Ad alzare l’interessamento allo spettatore è stato lo stesso Re dell’horror, che tramite i social ci aveva promesso un buon film. La pellicola però non tratta per nulla né il tema del soprannaturale né tanto meno quello dell’horror, portando a vedere una trama totalmente differente dal libro. Inoltre, il tema con cui il film si muove non viene spiegato, le pochissime vittime vengono apparentemente uccise in modo sconosciuto.

 

Mr Harrigan's Phone

Anche se la pellicola risente molto di mancanza di qualità, possiamo comunque intravedere lo stile di John Lee Hancock. Il piccolo salto nel passato fino al 2008 è stato in gran parte ben gestito; un elogio va anche alla scenografia e alla fotografia.

Craig e il pessimo paragone a… Light Yagami

Un personaggio, specialmente quando si parla del protagonista, deve essere costruito alla perfezione. Questo non è però assolutamente il caso del personaggio interpretato da Jaeden Martell. Il giovane ragazzino diventa un insulso vendicatore che grazie al suo iPhone elimina (senza mai capire come) delle persone che gli hanno provocato dei problemi. Una sorta di Light Yagami se vogliamo.

Continuando sempre a parlare della caratterizzazione dei personaggi principali, sicuramente un momento va dedicato a John Harrigan, interpretato da un bravo Donald Sutherland. Stona un po’ però il messaggio sotto traccia che forse il film vuole lanciare sulla dipendenza dalle nuove tecnologie. Specie se consideriamo che, nel periodo in cui è ambientata la pellicola, gli smartphone erano ancora agli albori

 

Mr Harrigan's Phone

Considerazioni finali

Stephen King è conosciuto, ovviamente, per la miriade di capolavori che ha scritto durante la sua vita; ma è altrettanto conosciuto per le pessime trasposizioni dei suoi romanzi. Mr Harrigan’s Phone è uno di questi, una pellicola che non riesce a trasmettere nessuna influenza allo spettatore. Se almeno il primo atto resta leggermente godibile, gli ultimi due non sono stati costruiti a dovere, portando ad un finale parecchio deludente.

Pro

  • Il lato tecnico del film.

Contro

  • Una pessima sceneggiatura molto lenta, con un finale anche peggiore;
  • Una mediocre caratterizzazione del personaggio di Craig;
  • La mancata spiegazione dietro le morti nel film.

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