di Federico Minelli
I quattro migliori centrocampisti della prima giornata
AL DAWSARI (Arabia Saudita): forse il migliore di tutti, insieme alla sua Arabia Saudita. Alla prestazione da ricordare della sua Nazionale, lui aggiunge l’ombrellino nel long drink; un gol da cineteca, uno di quelli che rimarrà nella storia dei Mondiali per la bellezza e l’importanza.
GAVI (Spagna): Golden Boy mica per caso. All’esordio Mondiale, a 18 anni compiuti da poco, il talento del Barcellona non tradisce le aspettative. Gol e assist, entrambi di pregevole fattura, ad incorniciare una partita giocata ad altissimi livelli.
RABIOT (Francia): probabilmente uno dei centrocampisti più in forma del momento. Gol e assist anche per lui, che prende per mano la sua Nazionale nel momento di difficoltà e la porta in vantaggio. Che si sia definitivamente sbloccato?
SAKA (Inghilterra): due gol per dimenticare il rigore di Wembley del luglio 2021. L’esterno dell’Arsenal gioca con leggerezza e qualità, facendo girare la testa ai difensori iraniani; ora serve continuità per arrivare fino in fondo da protagonista, come singolo e come squadra.
Rabiot (@Shutterstock)
Mondiali, gli attaccanti al top nella prima giornata
GIROUD (Francia): l’uomo della provvidenza. Benzema non c’è? Ci pensa Olivier, che con due gol abbatte i fantasmi dello scorso Mondiale, quando non aveva mai neanche tirato in porta. Bomber vero, raggiunge Henry nella classifica marcatori all-time con la maglia della Francia.
RICHARLISON (Brasile): il calcio è strano. Fino al gol l’attaccante del Tottenham non sembra neanche in campo, è impalpabile. Poi è bravo a farsi trovare pronto in occasione dell’1-0 e tira fuori il coniglio dal cilindro per il raddoppio…
- VALENCIA (Ecuador): il VAR gli annulla il primo gol e lui la prende sul personale. Rifila una doppietta al Qatar e rovina la festa dei tifosi di casa, confermandosi sempre più uomo-Mondiale per l’Ecuador. Se c’è speranza di qualificarsi, questa passa dai suoi gol.
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